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NASCAR, chi trionferà nell’imprevedibile Talladega?
Dopo i due short-track di Martinsville e Richmond, la NASCAR Cup Series lascia lo Stato della Virginia per spostarsi in Alabama per uno degli appuntamenti più spettacolari del campionato. I protagonisti della seguitissima serie statunitense si apprestano per scendere in pista a Talladega, un ovale catalogato come un superspeedway.
Con ancora negli occhi il finale della Daytona 500, il famosissimo impianto di questo week-end è il secondo ed ultimo catino insieme al ‘World Center of Racing’ a rientrare in questa speciale categoria, pista in cui tutto può succedere. ‘Dega’ è il più lungo tracciato della Cup Series con una metratura di 4 chilometri e 200 metri, con un’ inclinazione (banking) che oscilla tra i 33 ed i 32.4 gradi.
Sono molte le caratteristiche che collegano Daytona (Florida) con questo catino che si differenzia per posizionamento della linea del traguardo. Il circuito che ha inaugurato la stagione, come del resto tutte gli altri ‘tri-ovali’ ad eccezione di Pocono che ha una conformazione unica al mondo, hanno la partenza e l’arrivo in corrispondenza della metà di questa curva che chiude di fatto il il giro.
A Talladega tutto è diverso perché il traguardo è posto all’uscita della pit road, 1250 piedi più avanti rispetto a Daytona. Questa caratteristica cambia completamente le dinamiche di un’ipotetica volata visto che aumentano i metri che da curva 4 portano alla bandiera a scacchi.
Come le ultime tre competizioni (Bristol Dirt-Martinsville-Richmond), anche il round di questo fine settimana è una corsa ‘jolly’. Tutti possono vincere in questo particolare ovale che, non a caso, detiene il particolare record di successi per piloti che non avevano mai vinto nella Cup Series. Con otto vincitori diversi nelle prime nove competizioni, l’Alabama potrebbe regalare un nuovo pass certo per accedere ai NASCAR Playoffs che, lo ricordiamo, ammettono 16 piloti.
Trovare un favorito è praticamente impossibile, ma ci sono due nomi che spiccano sugli altri: Ryan Blaney e Denny Hamlin. Il primo, #12 del Team Penske, ha messo la propria firma in due delle ultime tre prove e per pochi millesimi ha perso la competizione autunnale del 2020, conquistata proprio da Hamlin (Gibbs #11) in un finale molto rocambolesco. Il giovane alfiere del ‘Capitano’ ed il tre volte vincitore della Daytona 500 sono i principali candidati per far bene vista la loro esperienza nei superspeedway.
Per questi ovali torna la tanto discussa regola della doppia linea gialla. Ricordiamo infatti che, solo a Talladega e Daytona, tutti i partecipanti sono obbligati a non oltrepassare la riga che costeggia tutto il tracciato o a spingere degli avversari fuori dalla carreggiata delimitata. La via di fuga esterna può essere utilizzata solo per evitare un incidente, una caratteristica di queste particolari corse e della mitica Talladega.
Foto: LaPresse