Nascar
NASCAR Xfinity Series, Austin Cindric detta il passo tra le tante sorprese delle prime gare
Dopo una sosta di due settimane, la NASCAR Xfinity Series si prepara per riaccendere i motori da Martinsville. La principale serie propedeutica della famosa categoria americana a ruote coperte si prepara per scendere in pista dopo aver saltato la gara sterrata di Bristol nell’ultimo week-end di marzo.
Come da pronostico, dopo sei competizioni, al comando della graduatoria c’è Austin Cindric. Il #22 di casa Penske, campione in carica della serie, guida la regular season con due vittorie all’attivo e cinque Top5. Il rollino di marcia è impressionante per il futuro alfiere del Wood Brothers Racing, formazione satellite di Penske nella Cup Series.
Il pilota di casa Ford vanta al momento 2 successi, ma potrebbero essere molti di più. Il #22 del gruppo ha infatti sfiorato il successo al Daytona road course o in quel di Las Vegas, gare in cui è stato rallentato da qualche problema che lo ha costretto a rimontare. Cindric è senza dubbio l’uomo da battere, ma non sembra irraggiungibile dopo le prime sei spettacolari competizioni. Myatt Snider (Richard Childress Racing #2), Justin Allgaier (Jr Motorsport #7), Ty Gibbs (Gibbs #54) ed A. J. Allmendinger (Kaulig Racing #16) sono gli altri quattro che si sono imposti in questo 2021.
Di questi protagonisti sono solo due coloro che possono obiettivamente contendersi il titolo. Snider, a segno in un rocambolesco finale all’Homestead-Miami, si trova al primo anno completo nella categoria e non sembra in grado di puntare alla fase finale dei Playoffs.
Il secondo, nipote del proprietario del team Joe Gibbs Racing, ha vinto da rookie nella categoria nel road course di Daytona all’esordio nell’Xfinity Series. Ty non parteciperà a tutte le corse, ma è senza dubbio uno dei più promettenti nel vivaio di Toyota.
Allgaier, tre volte finalista, rientra nella lotta con Cindric per il titolo. Il #7 del campionato ha vinto di forza ad Atlanta ed è uno dei primi attesi protagonisti che, con Cindric, ha un pass certo per le ultime decisive gare.
Chi continua a crescere è Allmendinger, pilota che condivide con il campione 2020 l’abilità nei non ovali. Il vincitore della Rolex 24 at Daytona nel 2012 si è imposto a Las Vegas ed è visibilmente migliorato in tutti i circuiti, pronto a confermarsi nelle restanti tappe del calendario. Il #16 di casa Kaullig è senza dubbio da tener d’occhio in un 2020 dove mancano all’appello molti favoriti per il successo finale.
Il primo in lista, protagonista ad Atlanta di un acceso litigio con Daniel Hemric (Gibbs #18) nel post gara di Atlanta (Georgia), è Noah Gragson. Il nativo dello Stato del Nevada, alfiere del JR Motorsport, sta faticando dopo aver sfiorato la vittoria ad Homestead. Il #9 del gruppo era ad un passo da vincere in Florida, ma un doppiato gli ha tolto il successo a tre giri dalla fine.
Accanto a lui, tra coloro chiamati ad una risposta, troviamo i tre portacolori del Gibbs Racing. Daniel Hemric, iscritto lo scorso anno nella Cup Series, guida le tre Supra della principale formazione di casa Toyota. Oltre al #18 la casa nipponica ripiega le proprie ambizioni su Brandon Jones #19 ed Harrison Burton #20.
Quest’ultimo, quattro volte a segno nel 2020, sembra aver perso il ritmo dei migliori. Il figlio dell’ex pilota Jeff Burton sta deludendo le attese e deve guardarsi le spalle da Ty Gibbs che, con questo ritmo, potrebbe beffarlo nella corsa alla Cup Series. I risultati parlano chiaro. Il #20 della categoria ha raccolto due Top3 in cinque sfide, mentre Gibbs ha come peggior risultato un secondo posto nelle due competizioni svolte (Daytona/Phoenix).
Ultimo, ma non meno importante, è Riley Herbst. Il #98 dello Stewart-Haas Racing non riesce a tenere il passo con i grandi alla seconda annata completa in Xfinity Series dopo aver militato con Gibbs Racing.
Appuntamento sabato mattina per una prova spettacolare sotto i riflettori del Martinsville Speedway (Virginia), pista che dopo anni torna ad accogliere due competizioni in calendario per quanto riguarda la NASCAR Xfinity Series.
Foto: LaPresse