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Nuoto, Assoluti 2021. Benedetta Pilato e le piccole delusioni che aiutano a crescere

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Non tutti i mali vengono per nuocere. Se poi i “mali” sono una sconfitta contro un’avversaria che fa segnare il record italiano e il quarto tempo stagionale al mondo e il record europeo fallito per un centesimo, possiamo tranquillamente dire che non nuocciono.

L’Assoluto di benedetta Pilato, dopo i fuochi d’artificio di dicembre, era solo una tappa di passaggio nel percorso che la porterà prima a Budapest a giocarsi il suo primo Europeo in vasca lunga e poi a Tokyo a disputare, giovanissima, la prima Olimpiade. Non le si chiedeva niente, se non qualche conferma e si può dire tranquillamente che le conferme sono arrivate.

Non ha perso l’abitudine a migliorarsi e, nei 100 rana, pur perdendo il primato nazionale, ha limato qualche altro centesimo dal personale attestandosi a 1’06”00: un anno fa il suo personale era oltre due secondi più alto, giusto per far capire quanto siano cambiate le cose. Anche la piccola delusione palesata dopo la sconfitta in finale contro una stratosferica Martina Carraro ben rappresenta la indole della ranista pugliese che a perdere non ci sta mai.

Infatti, tornata in quella che è tuttora la sua confort-zone, i 50 rana, ha sfiorato per un solo centesimo in batteria il record italiano ed europeo che già le appartiene. L’unica piccola, vera delusione del suo Assoluto è stata proprio in finale nei 50 dove la vittoria è stata accompagnata da un 29”91 che per qualsiasi ranista sarebbe un sogno e che per lei invece rappresenta un piccolo passo indietro che chi è abituata a migliorarsi ogni volta che entra in gara fatica a comprendere.

La capacita della gestione di una, per quanto piccola sia, delusione è quello che serve oggi a Benedetta. Serve per rafforzarne il carattere, perché, anche se tutti gli appassionati sperano non sia così, di sconfitte e delusioni ne arriveranno ed è molto importante saperle gestire, metabolizzare, saper rialzarsi e ripartire. Non è questo il caso: Benedetta Pilato ha disputato un Assoluto da 8 pieno, anche se la copertina se la sono presa altre atlete e anche questo può aiutare perché è vero che i riflettori la esaltano però viaggiare ogni tanto anche sottotraccia non è detto che sia un male.

L’aspettano, si diceva, il primo Europeo in vasca lunga e la prima Olimpiade e soprattutto l’attendono quattro mesi di lavoro durissimo per farsi trovare pronta per Tokyo. Lilly King, la regina della rana che di cognome fa “Re” l’ha eletta come rivale numero uno per la conquista della medaglia d’oro ai Giochi e se lo dice lei dobbiamo tutti quanti crederle. La prima a crederci è proprio Benedetta Pilato, di questo possiamo stare certi.

Foto Lapresse

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