Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico: giunge al termine l’avventura agonistica di Savchenko-Massot

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Fine della corsa per Aljona Savchenko e Bruno Massot. I Campioni Olimpici in carica di pattinaggio artistico nella specialità delle coppie, fermi agonisticamente parlando dai Mondiali di Milano nel 2018, non torneranno più a gareggiare. L’annuncio è arrivato tramite un post pubblicato sul profilo Instagram ufficiale della dama nel pomeriggio di venerdì 30 aprile.

La notizia ha, ovviamente, infranto le speranze di fan e addetti ai lavori, oltre che di Savchenko stessa, come si può desumere dal messaggio: “Cari tutti – Ha iniziato la pattinatrice – Bruno ed io abbiamo deciso di non tornare a gareggiare. Questa è stata una decisione estremamente difficile e sto ancora combattendo contro me stessa. Amo molto l’adrenalina delle competizioni, spingermi oltre il limite e gli allenamenti quotidiani. Personalmente speravo di continuare la nostra carriera, ma purtroppo mancano alcune parti del Team! Inoltre, l’attuale pandemia ha reso tutto un po’ più difficile. Ogni giorno è una nuova sfida, ci sono anche nuove opportunità e nuove possibilità. Grazie a tutti per il vostro costante supporto durante la nostra carriera insieme. Un grande ringraziamento va alla Federazione tedesca, agli allenatori, ai fisioterapisti, ai medici ea tutti i nostri incredibili fan, amici e familiari“.

La pattinatrice non ha mai negato il suo desiderio di proseguire la sua carriera: soltanto poco meno di un anno fa infatti, durante un’intervista concessa alla testata tedesca Merkure, aveva espresso il desiderio di “Vincere un’altra medaglia d’oro olimpica per bilanciare le due medaglie di bronzo” conquistate con l’ex partner Robin Szlolkowy nel 2010 (Vancouver) e nel 2014 (Sochi).

La carriera di Savchenko-Massot è stata incredibilmente brillante. In soli tre anni di attività infatti i tedeschi hanno conquistato, oltre l’oro olimpico e iridato, una vittoria alle Finali Grand Prix di Nagoya nel 2017, un bronzo e un argento mondiale (Boston 2016, Helsinki 2017) e due argenti continentali (Bratislava 2016, Ostrava 2017).

Foto:  LaPresse

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