Seguici su

Ciclismo

Percorso Giro d’Italia 2021: le 21 tappe, altimetrie e tanti arrivi in salita

Pubblicato

il

Mancano soltanto otto giorni al Giro d’Italia 2021. Tre settimane in cui si combatterà in giro per lo stivale con l’intento di incoronare il centoquattresimo vincitore della Corsa Rosa. Vediamo insieme la conformazione dei 3450,4 chilometri in cui i 184 corridori si sfideranno per arrivare trionfanti a Milano, diventando così il successore di Tao Geoghegan Hart.

GIRO D’ITALIA 2021: LE 21 TAPPE, IL PERCORSO E LE ALTIMETRIE

PRIMA TAPPA, TORINO-TORINO, 8,6 KM (CRONOMETRO)

Si parte con una cronometro, come lo scorso anno a Palermo quando fu Filippo Ganna a vestire la prima maglia rosa. Poco più di otto chilometri di corsa con poche difficoltà altimetriche, partendo da Piazza Castello fino ad arrivare a Corso Moncalieri. Prova per gli specialisti, con il nostro Ganna che vorrà bissare il successo del 2020 a Palermo.

SECONDA TAPPA, STUPINIGI (NICHELINO)-NOVARA, 179 KM

Prima tappa in linea della corsa ed è la prima occasione per i velocisti. Si viaggia nella provincia torinese, a metà corsa c’è il primo GPM del Giro a Montechiaro d’Asti. Da lì la strada si snoda su strade assai ampie fino all’arrivo.

TERZA TAPPA, BIELLA-CANALE, 190 KM

Terza ed ultima tappa nel territorio piemontese, adatta ai finisseur. Dopo la prima metà abbastanza lineare, nella seconda parte ci sono tre Gpm da attraversare e due strappetti, Guarene a 15 km dall’arrivo che tocca il 15% e Occhetti ai -5, con punte al 10%. Finale in leggera salita.

QUARTA TAPPA, PIACENZA-SESTOLA, 187 KM

Lasciandosi dietro il Piemonte, la strada inizia davvero ad inerpicarsi con il primo arrivo in salita del Giro. Primi 50 chilometri pianeggianti, poi la tappa inizia a complicarsi. Primi due GPM di terza categoria, Castello di Carpineti e Montemolino, con pendenze che vanno oltre il 10%. Dopo Montecreto si arriva a Fanano, dove inizia il Colle Passerino: salita che supera per lunghi tratti il 10% e tocca punte del 14%. La strada inizia a scendere ai 2 km dall’arrivo per 800 metri, per poi risalire leggermente fino al traguardo.

QUINTA TAPPA, MODENA-CATTOLICA, 177 KM

Dopo le fatiche del giorno prima, arriva una tappa completamente pianeggiante. Sarà la seconda occasione per i velocisti.

SESTA TAPPA, GROTTE DI FRASASSI-ASCOLI PICENO (SAN GIACOMO), 160 KM

La prima tappa davvero dura del Giro 2021. Si sale per circa 3600 metri attraverso l’Appennino. Forca di Gualdo e Forca di Presta, rispettivamente di seconda e di terza categoria, faranno da antipasto al secondo arrivo in salita della Corsa Rosa. Salita che non regala pendenze super impegnative, con una media di poco superiore al 6%  e punte del 10%, ma lunga ben 15 chilometri che si può far sentire sui protagonisti. Non ci dirà chi vince il Giro, ma sicuramente eliminerà qualche pretendente.

SETTIMA TAPPA, NOTARESCO-TERMOLI, 181 KM

Tappa meno prevedibile di quanto può sembrare, che potrebbe vedere qualche fuga arrivare fino in fondo. Tappa abbastanza mossa per poi appianarsi nella seconda parte. Gli ultimi tre chilometri si inerpicano: strappo di 200 metri al 10-12% ai -3, poi la strada continua a salire leggermente fino all’arrivo.

OTTAVA TAPPA, FOGGIA-GUARDIA SANFRAMONDI, 170 KM

Terzo arrivo in salita del Giro, per la prima volta si sale a Guardia Sanframondi dopo una giornata da 3400 metri di dislivello con tre regioni toccate. La strada è sempre in leggera ascesa, per arrivare dopo i primi 100 chilometri a Bocca della Selva, salita di oltre 20 chilometri di seconda categoria. Poi una lunga discesa, fino a Castelvenere dove inizia l’ultima ascesa che tocca anche il 10% di pendenza. Nel finale pendenze meno severe.

NONA TAPPA, CASTEL DI SANGRO-CAMPO FELICE (ROCCA DI CAMBIO), 158 KM

Altro tappone di montagne appenniniche con dislivello oltre i 3000 metri per via delle lunghe salite che caratterizzano il percorso. Dopo nemmeno 35 chilometri si svetta sul Passo Odoi, di seconda categoria, seguito poi dal Fonte Ciarlotto (non registrato come GPM) e Forca Caruso. Dopo Celano si sale verso Ovindoli, altra lunga salita di una quindicina di chilometri, la strada spiana fino a Rocca di Cambio, dove inizia la salita finale di 6 chilometri non troppo complicata. Almeno fino agli ultimi 1600 metri,  tutti in sterrato con pendenze che toccano il 14% nel finale.

DECIMA TAPPA, L’AQUILA-FOLIGNO, 139 KM

Ultima tappa precedente il primo giorno di riposo del Giro. Strada ancora ondulata nella prima parte, con una salita di quarta categoria attorno ai -40 dall’arrivo (Valico della Somma). La strada poi spiana fino all’arrivo: può essere una giornata per velocisti.

UNDICESIMA TAPPA, PERUGIA-MONTALCINO (BRUNELLO DI MONTALCINO WINE STAGE), 162 KM

Si riparte subito con una tappa impegnativa, con 35 degli ultimi 70 chilometri in sterrato. Il primo, di 9.1 km, a Torronieri; il secondo è dopo il comune di Bibbiano, di 13,5 km e in salita, con punte anche del 16% nel tratto centrale. Dopo il GPM del Passo del Lume Spento, si va verso Castelnuovo dell’Abate, con gli ultimi due settori sterrati, 7,6km al 2-3% a Tavernelle e poi altri 5.9 km al 3%. Lo sterrato finisce ai -9, gli ultimi 1000 metri è su strade assai strette.

DODICESIMA TAPPA, SIENA-BAGNO DI ROMAGNA, 212 KM

Una giornata vissuta sugli Appennini che può dire tantissimo in chiave classifica generale. Tante piccole salitelle nei primi 75 km, poi si fa sul serio con il Monte Morello che tocca il 15% di pendenza. Si passa poi sul Passo della Consuma, con medie al 6%, il Passo della Calla (medie al 5%) ed il passo del Carnaio nel finale, che tocca anche il 14%. C’è poi la discesa assai tecnica fino ai -5, poi si torna a salire ai -3,5 dal traguardo.

TREDICESIMA TAPPA, RAVENNA-VERONA, 198 KM

La tappa dedicata a Dante. Giornata senza alcuna difficoltà altimetrica, che si concluderà quasi sicuramente con un arrivo in volata.

QUATTORDICESIMA TAPPA, CITTADELLA-MONTE ZONCOLAN, 205 KM

Finalmente lo Zoncolan, che torna al Giro a distanza di tre anni. Questa volta si torna sul versante di Sutrio, quello scalato la prima volta nel 2003, quando si impose Gilberto Simoni. Undici chilometri con pendenze attorno al 7-8%, ma il bello arriva nel finale, con una media superiore al 13%, ultimo chilometro che tocca il 18%. Ma in molti frangenti si toccano spesso pendenze superiori al 20%. I corridori arriveranno uno alla volta, una giornata che dirà tantissimo in ottica classifica.

QUINDICESIMA TAPPA, GRADO-GORIZIA, 147 KM

Tappa che potrebbe concludersi con l’arrivo di una fuga. Dopo la salita di Monte San Michele, c’è un circuito da ripetere per tre volte con l’ascesa a Fornje Cerov. Nel finale uno strappo di 1 km al 14% ed un tratto in pavé a 600 metri dall’arrivo. Durante la tappa si sconfinerà in Slovenia, toccando Nova Gorica.

SEDICESIMA TAPPA, SACILE-CORTINA D’AMPEZZO, 212 KM

Forse la tappa più dura del Giro, con 5700 metri di dislivello e tanti, durissimi saliscendi. Tutte salite di prima categoria, si comincia subito con la Crosetta, di quasi 20 chilometri. Dopo una lunghissima discesa inizia il Passo Fedaia, medie dell’11,5% e punte del 18%, poi c’è il Passo Pordoi, la Cima Coppi del Giro a 2239 metri. Non è mica finita: subito dopo c’è il Giau, che tocca anche il 14%. Si scende per 13 chilometri, poi ai 1500 metri la strada riprende a salire con pendenze dolci. Si arriva nel centro di Cortina.

DICIASSETTESIMA TAPPA, CANAZEI-SEGA DI ALA, 193 KM

Altro arrivo in salita, il sesto, che apparecchia la tavola per Alpe di Mera ed Alpe Motta. Anche Sega di Ala è un traguardo inedito per la Corsa Rosa, scoperto al Giro del Trentino 2013. Nella prima parte c’è un GPM di terza categoria a Sveseri, ma negli ultimi 50 chilometri si accelera. Ai -54 dal termine c’è il Passo di San Valentino, quasi 15 chilometri al 7,8% di pendenza media e picchi del 14%, qualche avventuriero potrebbe provare l’attacco anche qui per sconvolgere il Giro. Lunga discesa, tratto in falsopiano di quasi 10 chilometri e poi l’ultima ascesa verso Sega di Ala, che tocca anche il 17% di pendenza.

DICIOTTESIMA TAPPA, ROVERETO-STRADELLA, 231 KM

Tappa sicuramente riposante prima del gran finale, ma i saliscendi negli ultimi 30 chilometri non lasciano sicuramente dormire sonni tranquilli, con i velocisti che dovranno conquistarsi la volata.

DICIANNOVESIMA TAPPA, ABBIATEGRASSO-ALPE DI MERA (VALSESIA), 176 KM

Altro arrivo in salita inedito ad Alpe di Mera. Dopo 70 chilometri, si arriva alla prima ascesa del Mottarone di quasi 15 chilometri. Lunga discesa costeggiando il lago Maggiore a Stresa e si va sul Passo della Colma, di terza categoria, mentre l’ultima ascesa inizia ai -10 dal termine, con pendenza costante attorno al 10% e punte massime del 14%.

VENTESIMA TAPPA, VERBANIA-VALLE SPLUGA ALPE MOTTA, 164 KM

Ultima tappa di montagna dove si può cambiare qualcosa. Dopo 80 chilometri inizia il Passo di San Bernardino, con pendenze non impossibili (6,2% e punte del 12%) ma che resterà nelle gambe con quasi 24 chilometri di lunghezza. Dopo la discesa si passa sul Passo della Spluga, di quasi 9 chilometri al 7,3%, per poi chiudere con l’ultima salita di Valle della Spluga-Alpe Motta, lunga 7,3 chilometri. Due tratti complicati, sulla strada per Madesimo che tocca il 13% e quello subito dopo il comune, attorno al 10%.

VENTUNESIMA TAPPA, SENAGO-MILANO DUOMO, 30,3 KM

Ultimi 30 chilometri a cronometro, completamente pianeggianti. Per il terzo anno di fila il Giro si conclude con una prova contro il tempo, concludendosi a Piazza Duomo. Chiunque arriverà potrà considerarsi vincitore per aver completato la corsa, ma è lì che verrà incoronata la maglia rosa del Giro 104.

Foto: LaPresse

 

 

 

 

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità