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Rugby: Jayden Hayward dice addio a Treviso e all’Italia per il figlio

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Una scelta che spiega tanto, una scelta difficile, ma più che comprensibile. Jayden Hayward ha annunciato ieri l’addio alla Benetton Treviso e il suo ritorno in Australia. Una scelta sportiva, lavorativa, ma in primo luogo una scelta personale. Sì, perché l’estremo biancoverde tornerà a casa per aiutare suo figlio, affetto da autismo.

Un fatto privato tenuto sino a ora al riparo dell’attenzione pubblica e, come spiega lo stesso Hayward, lo ha spinto a dire addio alla maglia azzurra dopo il Sei Nazioni 2020. E, così, ecco che si capisce come mai quest’anno Franco Smith non lo abbia convocato con l’Italia. “Dopo il Sei Nazioni del 2020 ho abbandonato il rugby internazionale a causa dei problemi di salute di mio figlio. Sebbene la maggior parte di questi problemi siano stati al momento superati, abbiamo deciso che lo stile di vita in Australia sarà più adatto per mio figlio che è affetto da autismo e da disturbi da deficit di attenzione/iperattività” racconta il giocatore.

“La mia famiglia si è sacrificata molto per me nel corso degli anni, così che potessi seguire il mio sogno e adesso è arrivato il momento di mettere loro al primo posto. In questi sette anni spero di aver lasciato il segno in Benetton e di aver contributo alla crescita del club” ha continuato Hayward, che poi lega il più bel ricordo sportivo proprio a suo figlio. “Il ricordo preferito di questi anni è sicuramente l’ingresso in campo insieme a mio figlio Noah in occasione della mia 100esima partita con il Benetton, impreziosito dalla vittoria davanti ad uno Stadio Monigo colmo ed in festa. Treviso avrà sempre un posto speciale nel mio cuore. Qui è dove è nato Noah, una città di cui avremo tantissimi bei ricordi, posti che avrei potuto solo sognare. Sarò sempre grato per questa straordinaria opportunità”.

Nato in Nuova Zelanda nel 1987, Jayden Hayward gioca nelle fila di Taranaki, prima di esordire nel Super Rugby con gli Highlanders. Ha vestito anche le maglie degli Hurricanes e degli australiani Western Force prima di arrivare in Italia nel 2014. Estremo agile, di grande qualità tecnica, dopo tre anni a Treviso è diventato eleggibile per l’Italia e ha esordito nel 2017 a Catania contro le Fiji. Da allora è diventato un punto fermo in azzurro raccogliendo 27 caps con l’Italia.

Foto: Ettore Griffoni/LPS

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