Sci Alpino

Sci alpino: quale Italia verso i Giochi Olimpici di Pechino 2022? Probabili pochi cambiamenti negli staff

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Cambiare sì, cambiare no? E cosa? La prossima stagione dello sci alpino sarà quella dei Giochi Olimpici invernali quindi molto difficilmente assisteremo a cambi importanti negli staff maschili e femminili, soprattutto in posizioni importanti.

Può essere invece che qualche squadra venga addirittura ampliata: si sa che nello sci moderno, vedi lo staff di Petra Vlhova, per esempio, non si può vincere se l’atleta non è seguito in tutti gli aspetti, con almeno tre allenatori, uno psicologo, un fisioterapista, uno skiman, anche un nutrizionista che oggi può fare la differenza ecc ecc. Sofia Goggia di recente ha auspicato di non vedere nessuno cambiamento all’interno della squadra élite femminile, dove lavora con Federica Brignone e Marta Bassino e crediamo che non ve ne saranno. Magari, anzi, potrebbe arrivare qualcuno in più per dare una mano ulteriore. Resta una domanda: Elena Curtoni e Laura Pirovano non meriterebbe di far parte del gruppo élite? Per noi sì. Ma con il loro ingresso il gruppo passerebbe da tre a cinque unità, a livello di atlete. Gestibile? Probabilmente con un allargamento dello staff, appunto. Non crediamo accadrà, ma la vera domanda da farsi è forse proprio questa.

A livello maschile è il momento di progettare al meglio il futuro e di mettere i giovani Vinatzer, Della Vite, Franzoni e Schieder nelle condizioni migliori per lavorare. Per il resto, sarà importante evitare infortuni per Paris e Innerhofer e presentarsi al meglio in vista dei Giochi di Pechino 2022.

Foto: Pentaphoto

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