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Tennis, Corrado Barazzutti: “Jannik Sinner-Matteo Berrettini, un dualismo di rilievo internazionale”

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E’ un buon momento per il tennis italiano maschile. Il 2021 sta riservando tante soddisfazioni ai giocatori del Bel Paese e i tre titoli ATP conquistati finora stanno a dimostrare che la stagione sta andando per il verso giusto.

L’ultima vittoria in ordine di tempo è stata quella di Matteo Berrettini: il romano si è imposto sulla terra rossa di Belgrado (Serbia) contro il russo Aslan Karatsev, sciorinando un gran tennis e dimostrando di essersi messo alle spalle l’infortunio agli addominali. Ad analizzare questa situazione così particolare del movimento tennistico tricolore è stato Corrado Barazzutti, ex capitano di Coppa Davis.

Fa piacere che Matteo non solo sia ritornato alla grande conquistando domenica un torneo importante come l’ATP di Belgrado, ma anche perché ha vinto una finale con uno dei giocatori più in forma come Karatsev.  E’ giovane ma è già un campione. Mi aspetto ancora tanto da lui“, le parole di Barazzutti (fonte: Leggo). Un riscontro che ha rafforzato la posizione di n.10 del mondo del romano, rispondendo anche ad alcune critiche che lo descrivevano come un “top-10 per caso”.

Oltre a Berrettini, l’ex capitano di Davis si è concentrato su Jannik Sinner, vista la sua ascesa nella classifica mondiale (n.18), tenendo conto della semifinale nell’ATP 500 di Barcellona: “E’ già un giocatore da top-10, anche se la classifica non gli dà questo valore. Ha già bruciato le tappe, ma entro un paio di anni sarà lì in alto come merita“. Gli Internazionali d’Italia a Roma si avvicinano sempre più e da questo punto di vista Barazzutti spera: “Sarebbe bello vedere una Finale Berrettini-Sinner, tra loro un dualismo di rilievo internazionale“.

Foto: LaPresse

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