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Tennis, Jannik Sinner: “Non sono stato preso a pallate da Hurkacz, a 19 anni o vinci o impari”

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Non è mai facile analizzare una sconfitta, specie di un torneo importante come quello di Miami (Stati Uniti). Jannik Sinner l’ha fatto con la consueta lucidità, dopo essere uscito perdente dall’atto conclusivo del Masters1000 in Florida contro l’amico/rivale Hubert Hurkacz.

Una partita nella quale si sono visti gli attuali limiti di Sinner, molto falloso e non in grado di attuare delle variazioni nel suo gioco tali da poter mettere in difficoltà il polacco, autore comunque di una cavalcata notevole nel torneo, tenuto conto della portata delle vittorie ottenute prima del confronto con Jannik.

L’approccio dell’altoatesino era stato quello di centrare il massimo possibile fin dal subito: “Sono venuto qui con l’idea di vincere, visto che Rafa, Novak e Roger non avrebbero giocato. Sono venuto qui con l’idea di vincere e, partita dopo partita, di controllare il gioco. Adesso è difficile parlare della finale, ci sono ancora dentro con la testa. Ma penso di poter imparare molto“, le sue parole (fonte: Ubitennis).

Entrando nei particolari dell’analisi del match, si comprende come il piano tattico di Sinner fosse molto preciso, ovvero quello di prendere l’iniziativa e fare lui gioco. Sfortuna ha voluto che la giornata non fosse delle migliori in termini di precisione nei colpi: “Ho provato a fare il mio gioco, a fare del mio meglio. Ci sono riuscito un po’ sì e un po’ no, ma ho provato sempre a decidere io come giocare tutti i punti. Però lui non è andato 7-6 4-0 grazie a colpi vincenti, sono io che ho sbagliato molto. Non mi ha preso a pallate. Oggi, per la mia crescita, è più giusto fare così, provare a fare il vincente piuttosto che rimanere passivo“, le parole di Jannik, che ha aggiunto: “Ho commesso errori anche le altre volte, certo, ma oggi proprio non era la mia giornata. Quando hai 19 anni, o vinci o impari. Ovviamente avrei voluto vincere, ero un po’ nervoso ieri e oggi all’inizio del match. Semplicemente non era il mio giorno“.

Non mancherà l’analisi del ko del suo team, anche per la necessità di Sinner di capire cosa non sia andato per il verso giusto: “Io quando perdo cerco sempre di capire perché ho perso. Lo voglio sapere subito, infatti ho già chiamato Riccardo (Piatti ndr.) e ho parlato con Andrea (Volpini, ndr.) che è qui. Io sono duro perché ho sempre fatto così, voglio capire anche quando vinco subito cosa ho sbagliato. Oggi volevo vincere, ma questa partita mi aiuterà tanto in futuro. La potevo vincere, ho fatto io il gioco e deciso cosa fare, ma ho sbagliato spesso. Adesso non c’è tanta pausa, perché non gioco da tanto sulla terra e c’è subito Montecarlo“.

L’appuntamento nel Principato è previsto dall’11 aprile, per cui non ci sarà molto tempo per recuperare fisicamente. Da questo punto di vista, Jannik ha ammesso che dovrà ancora lavorare molto, essendo probabilmente il fisico il suo vero punto debole nel confronto con gli altri.

Foto: LaPresse

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