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Vincenzo Nibali si fa aiutare da un tutore in carbonio. Lo Squalo parteciperà al Giro d’Italia?

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Vincenzo Nibali prosegue nell’attività di recupero dopo la frattura al radio del polso destro, riportata la scorsa settimana cadendo durante un allenamento in Svizzera. Lo Squalo, che si è poi sottoposto a un intervento chirurgico perfettamente riuscito, ha nel mirino la partecipazione al Giro d’Italia e sta facendo di tutto per cercare di essere al via da Torino il prossimo 8 maggio. Il siciliano sarà aiutato da un tutore in carbonio, realizzato dallo staff del Fisiology Center di Forlì, la struttura diretta da Fabrizio Borra, rieducatoe di fama internazionale che ha già aiutato tantissimi fuoriclasse dell’universo sportivo.

L’apparecchio ortopedico è stato studiato e realizzato dopo aver valutato le posizioni abituali che il ciclista 36enne tiene sul manubrio quando pedala, in modo da consentirgli di non avere scompensi posturali. La speranza è che in poco più di due settimane riesca a rimettersi in forma in modo da prendere parte alla Corsa Rosa. Giovedì è prevista una visita col chirurgo che lo ha operato, il quale rimuoverà i punti e darà un feedback medico.

Il dottor Emilio Magni, medico della Trek Segafredo, ha dichiarato attraverso un comunicato stampa: “Il tutore è stato modellato sull’impugnatura tra la mano e il manubrio per permettere a Nibali di guidare la bici. Questo è l’aspetto al centro della nostra valutazione per comprendere le reali possibilità di Vincenzo di affrontare la competizione in sicurezza. Giovedì è prevista una visita con il chirurgo che lo ha operato, il dottor Tami, che rimuoverà i punti e darà un feedback medico una settimana dopo l’intervento. Abbiamo anche programmato una radiografia per capire meglio come sta procedendo la ricomposizione della frattura“.

Il dottore ha poi proseguito: “Dopo un primo approccio, il lavoro di fisioterapia sulla mano entra ora a pieno regime. L’obiettivo è recuperare la migliore funzionalità dell’arto. Il lavoro quotidiano di drenaggio continua sulla parte superiore del polso dove, durante l’operazione, è stato necessario entrare per l’artroscopia. Dopo la visita di giovedì potremo pensare al prossimo passo, che sarà quello di permettere a Vincenzo di allenarsi costantemente sui rulli a casa e poi su strada. Sarà un processo graduale che, oltre all’indicazione medica, terrà in grande considerazione le sensazioni del corridore. Penso sia ancora prematuro ipotizzare una tempistica circa la decisione sulla partecipazione di Vincenzo al Giro. Continuiamo a nutrire questa speranza e a fare l’impossibile per realizzarla, ma la strada è ancora in salita“.

Foto: comunicato stampa Trek-Segafredo

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