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ATP Lione, Lorenzo Musetti: “Voglio arrivare al livello di Sinner. Per me Fognini è come un padre”
Lorenzo Musetti continua con il suo percorso di crescita. Nel torneo di Lione si sta togliendo buone soddisfazioni, prendendosi la rivincita su Felix Auger-Aliassime, che a Barcellona lo aveva sconfitto rifilandogli un 6-0 al terzo, e superando un altro giocatore in rampa di lancio come Sebastian Korda. Quest’oggi il ragazzo di Carrara si giocherà la chance di accedere alla seconda semifinale del suo 2021 contro Aljaz Bedene.
Musetti è stato intervistato in vista del match di questa mattina. Fra i tanti argomenti toccati, c’è l’annoso confronto con Sinner: due gemme dello stesso movimento tennistico che si sono mosse in maniera differente. Lorenzo ne riconosce le differenze: “Io e Jannik siamo entrambi giovani e siamo arrivati a questi livelli percorrendo strade diverse. Lui non ha giocato a livello Junior, abbiamo fatto scelte di programmazione differenti. È un anno più grande di me, ha raggiunto un grande livello che conto di raggiungere anche io tra un anno e nel futuro”.
Si è trovato lo spazio anche per parlare di Fabio Fognini, con cui ha giocato a Cagliari e a Roma in due tornei di doppio. Solo una vittoria in tre partite, ma un bel rapporto fra i due: “Siamo molto amici, abbiamo iniziato a giocare insieme in doppio e con lui mi diverto, stiamo spesso insieme nei tornei. C’è un bel rapporto tra i nostri team, abbiamo lo stesso manager Ugo Colombini. Per me, con la sua esperienza, è come un padre nel circuito”.
In caso di successo contro Bedene, per Lorenzo Musetti si staglierebbe la figura di uno tra Yoshihito Nishihoka e Stefanos Tsitsipas; con il greco andrebbe in onda la rivincita di Acapulco, che nello scorso marzo lasciò all’azzurro soltanto quattro giochi.
Foto: LaPresse