Senza categoria

ATP Masters1000 Madrid, Fabio Fognini batte a fatica Carlos Taberner e si regala Matteo Berrettini

Pubblicato

il

Più sudato del previsto il debutto di Fabio Fognini nel Masters1000 di Madrid. Il tennista ligure ha avuto bisogno del terzo set per spegnere le velleità del 23enne Carlos Taberner, riuscendo a sconfiggerlo per 7-6 2-6 6-3 nonostante una giornata poco produttiva sotto il profilo del gioco: a tratti abbastanza fermo nel gioco, forse anche per un problemino alla schiena, e ben 51 errori non forzati hanno reso la partita più complicata di quanto dovesse essere. Nel secondo turno il derby con Matteo Berrettini.

Fabio pare mettere subito in discesa il match strappando subito il servizio al suo avversario e andando subito ai vantaggi nel terzo gioco per conquistare il doppio break. Un po’ troppo sulle gambe per un problema alla schiena, il ligure abbassa la qualità del suo gioco commettendo parecchi errori non forzati e dal possibile 3-0 e servizio si ritrova 2-2. Per l’azzurro la partita è una continua montagna russa: bastano un paio di sgasate per rimettere subito la testa avanti, e basta altrettanto poco per mandarlo in crisi e concedere tre palle break al suo avversario quando serve per il set. Taberner si attacca al match con il sostegno del pubblico, fa pochi errori e si gioca tutto al tie-break, ma non basta appoggiarsi completamente a Fognini che si prende di forza il primo set.

La pausa per dare un occhio alla schiena non fa bene a Fabio, che viene colpito a freddo dall’avversario sul primo turno di battuta e nel terzo gioco si ritrova sul 30 pari. L’azzurro si salva, ma non riesce ad essere incisivo quando vuole e anzi, rispetto alla prima frazione sembra sempre in costante apprensione in ogni scambio. Taberner ringrazia e domina i suoi turni di battuta, per poi ampliare la forbice a due break di margine portandosi sopra 5-2 e servizio; l’iberico non si fa pregare e in men che non si dica impatta sull’1-1 nel conto dei set.

La partita continua a cambiare padrone come i cambi di campo. Fabio alza il proprio livello e decide che nel caso deve essere il suo avversario a prendersi il punto. E nel secondo game, sopra 40-30, Taberner si scioglie con due doppi falli e un dritto sparacchiato in corridoio. Finita? Non ancora, perché un minuto dopo Fognini gioca quattro servizi sciagurati e pare buttare via l’inerzia, ma nel game successivo, il quarto, l’azzurro sciorina il proprio miglior tennis con accelerazioni da fondo di livello, comandando lo scambio dall’inizio alla fine: è il momento giusto per potersi prendere la vittoria, nonostante un altro patema d’animo nel game valevole per il set quando due errori lo portano sotto 0-30; basta ricentrarsi con la testa per vincere quattro punti consecutivi e conseguentemente il match.

Numeri che mostrano come la partita sia stata completamente nelle mani di Fognini, che domina nel settore vincenti, ben 27 contro i 9 dell’avversario, ma come detto in apertura sbaglia tantissimo, ben 51 gli errori non forzati contro i 15 di Taberner, che soccombe nonostante abbia vinto più scambi (90-86) e più game (15-14 il conto totale).

Foto: LaPresse

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version