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Baseball: Alessandro Maestri si ritira. Finisce una carriera da giramondo dei diamanti

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A 35 anni, Alessandro Maestri annuncia tramite social il ritiro dall’attività agonistica. Termina dunque una delle carriere più importanti delle ultime 15 stagioni italiane sul diamante, per quanto la parabola agonistica di Maestri abbia attraversato, letteralmente, tutto il mondo, fin dagli inizi di un percorso da 41 presenze sul monte di lancio per l’Italia.

In azzurro, inoltre, ha disputato i quattro World Baseball Classic del 2006, 2009, 2013 e 2017, oltre a un importante numero di manifestazioni continentali e planetarie. Le ultime due sono state gli Europei del 2019 e il torneo di qualificazione alle Olimpiadi dello stesso anno.

Per lui, come si diceva, una carriera totale, tra i quattro angoli del pianeta, dall’organizzazione dei Chicago Cubs con le esperienze in doppio A all’Australia (Brisbane), dal Giappone (con gli Orix Buffaloes è diventato il primo italiano a giocare dalle parti del Sol Levante) alla Corea del Sud, per poi approdare in Messico e finire in Italia, andando vicino, con San Marino, a concretizzare un’impresa che poi non è stata: togliere lo scudetto alla Fortitudo Bologna.

Sono tanti i saluti che stanno piovendo tramite le ampie piattaforme della rete per quello che è indubbiamente uno tra i più rappresentativi uomini del baseball italiano. Colleghi, avversari, amici, FIBS: tutti stanno riconoscendo il dovuto tributo, in queste ore, al classe ’85 di Cesena.

Queste le parole del diretto interessato, come annuncio del ritiro e non solo, riportate anche dalla FIBS: “È stata un’idea che ho cominciato a maturare negli ultimi anni e che si è rafforzata dopo la fine dello scorso campionato di Serie A1. Mi sono preso tutto l’inverno per pensarci sopra ma ritirarsi ora mi è sembrato il momento più giusto. È difficile scegliere un ricordo o una emozione più bella. Se mi guardo un attimo indietro la nostalgia è tanta per vari motivi, forse il regalo più grande è quello di aver condiviso il mio percorso con compagni di squadra che poi ho conservato nel tempo come amici“.

E poi: “Il ricordo più bello a livello personale è sicuramente l’arrivo nella massima serie giapponese. Anche con la Nazionale ho vissuto tantissime emozioni, da quelle ‘fuori di testa’ vissute al Classic alle esperienze nelle varie competizioni intercontinentali e continentali. A livello di emozioni forti, la vittoria contro il Messico al World Baseball Classic 2017 è stata talmente incredibile che attorno a noi c’era energia a mille. Le emozioni che si provano al Classic sono davvero indescrivibili perché vai a confrontarti con i migliori al mondo e quando riesci a batterli, o quantomeno a tenerti in partita, provi un misto di sensazioni difficili da raccontare“.

Sui nuovi progetti: “Ho progetti di vita e professionali da portare avanti, come ad esempio l’azienda che ho costruito assieme a mia moglie. C’è la voglia e la motivazione perché continui a crescere e ad andare bene. La vita è strana, mi ha riservato tantissime sorprese a livello sportivo, adesso sono curioso di scoprire cos’altro mi regalerà. La vita è fatta di fasi e quella sportiva ad un certo punto finisce. È sempre difficile da capire e da dirlo, ma bisogna essere sempre contenti di quello che è stato e guardare avanti perché la vita continua a regalare emozioni“. E ora c’è il ruolo di rappresentante degli atleti nel Consiglio Federale.

Foto: FIBS / EzR NADOC

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