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Basket: Higgins spezza il sogno Olimpia Milano. Barcellona in finale di Eurolega
Il Barcellona in finale con il buzzer beater di Cory Higgins a otto decimi dalla fine, l’Olimpia A|X Armani Exchange Milano è costretta a giocare per il terzo posto con il CSKA Mosca. Soltanto un tiro, uno soltanto, divide la squadra di Ettore Messina da quella che sarebbe stata un’impresa di quelle epocali, contro la dominatrice della regular season. Non bastano i 23 punti di un grande Kevin Punter, come neanche i 14 di Vladimir Micov. 21 invece per Nikola Mirotic, 17 per Nick Calathes, e 10 in 11 minuti (per rendere l’idea dell’impatto) di Pau Gasol, fattore importante quando è chiamato in causa.
Primo quarto di battaglia alla Lanxess Arena, con Mirotic e Calathes che aprono le danze e la coppia Micov-LeDay che risponde a tono. Chi si aspettava un dominio pressoché immediato del Barça è smentito rapidamente, perché l’Olimpia sa come lottare a testa alta e anche come andare avanti con la tripla del 14-15 di Delaney. L’ingresso di Gasol coincide con il +4 blaugrana (19-15), ma Micov e Punter riequilibrano la situazione, nella quale i catalani riescono però a uscire con il vantaggio dopo 10′ per 27-24.
L’accensione di Kuric coincide col momento più delicato per gli uomini di Messina, che si ritrovano sovrastati anche da Gasol (che arriva in doppia cifra) e sotto 32-26. Il trio Rodriguez-Punter-Shields tiene incollati i lombardi, ma è complicato riuscire a tenere a bada ogni singola azione avversaria: Abrines spara la tripla, Mirotic arriva anch’egli oltre la doppia cifra e Calathes ci mette il carico per il +11 Barcellona. In qualche modo, l’Olimpia riesce a tenere botta e ad andare al riposo sul 51-42.
Si riparte con Milano che non demorde, anzi, rimane ben presente e lo fa capire con la tripla dall’angolo di Micov. Inizia però lo show di Kevin Punter, che entra in una fase di tale impossibilità di sbagliare che anche dovesse segnare dal cubo sopra il campo lo farebbe. Niente e nessuno può fermarlo, e dal 54-50 e poi 57-52 Barcellona tutto si trasforma, per un parziale di 2-13 cui collaborano anche Rodriguez e Delaney e che manda l’Olimpia avanti di otto punti, con i catalani abbastanza nervosi (leggere alla voce tecnico a Kuric). Bolmaro e Calathes sbloccano il Barça dalla lunetta, poi è lo stesso play già nazionale greco a siglare la tripla del 67-71 di fine terzo quarto.
Il parziale lo continua proprio lui e lo chiude Mirotic per il 72-71, prima della tripla di LeDay del nuovo +2 Milano. Ormai è battaglia a scena aperta, con Delaney che sigla il +4 per stoppata irregolare di Higgins e la risposta di Kuric e Bolmaro per il 77-76. C’è il libero di Mirotic, c’è tanta confusione, poi la rubata con pareggio di Shields. Il Barcellona sale ancora sul +3 con Mirotic dalla lunetta, dopo aver visto Calathes girarsi la caviglia sopra il piede dell’incolpevole Hines che guardava altrove, ma ancora Punter pareggia a quota 82. L’ultimo minuto è drammatico, la tensione gioca un ruolo importante. Il numero 0 ha la chance della vita: finta, tripla, ferro. Higgins corre dall’altra parte, si arresta dai sei metri e neanche Shields può fermarlo: 84-82. Restano otto decimi, Punter tira come può, ma la finale è del Barça.
BARCELLONA-OLIMPIA MILANO 84-82 (27-24, 51-42, 67-71)
BARCELONA: Davies 2, Hanga 2, Bolmaro 4, Smits 3, Gasol 10, Oriola, Abrines 6, Higgins 11, Martinez, Kuric 8, Claver, Mirotic 21, Calathes 17. All. Jasikevicius
MILANO: Punter 23, Leday 8, Micov 14, Roll, Rodriguez 11, Tarczewski, Delaney 9, Shields 13, Brooks, Evans, Hines 4, Datome. All. Messina
Credit: Ciamillo