Ciclismo
Ciclismo, Vincenzo Nibali verso la Deceuninck-Quick Step nel 2022. Possibile spalla di Evenepoel
Sono in fermento da settimane le trattative di ciclomercato in vista della stagione 2022. Uno dei pezzi pregiati, a dispetto dell’età, resta Vincenzo Nibali, il cui contratto biennale con la Trek-Segafredo scadrà il prossimo 31 dicembre. Secondo quanto riporta l’Equipe, attualmente lo Squalo è il decimo corridore più pagato al mondo e percepisce un ingaggio di 2,1 milioni di euro a stagione.
Partiamo da un presupposto: il siciliano ha ancora intenzione di continuare a gareggiare, dunque al momento l’ipotesi ritiro non viene neppure contemplata. Nei mesi scorsi si erano rincorse le voci di un interessamento prima da parte della Ineos-Grenadiers, poi dell’Astana, compagine dove il messinese colse i successi più importanti della carriera a cavallo tra il 2013 e il 2016. Confortato dalle eccellenti prestazioni del ben più anziano Alejandro Valverde, in grado di vincere un Mondiale addirittura a 38 anni (ora ne ha 41), il fuoriclasse italiano è convinto di poter ancora dire la sua sulla scena internazionale, sebbene il ricambio generazionale si sia ormai concretizzato.
Salvo inattesi colpi di scena, Vincenzo Nibali non rinnoverà il contratto con la Trek-Segafredo: la compagine italo-americana potrebbe investire sempre più su Giulio Ciccone, tra le grandi rivelazioni del Giro d’Italia 2021. Senza dimenticare un altro giovane italiano che il team diretto da Luca Guercilena sta svezzando con i tempi giusti: Antonio Tiberi. Alla Trek dovrebbe approdare anche lo scalatore Alessandro Fancellu, pupillo di Ivan Basso alla Eolo-Kometa.
Dunque le strade di Nibali e della Trek-Segafredo sono destinate a separarsi. Ad OA Sport risulta che, attualmente, la pista più calda conduca il siciliano verso la Deceuninck-Quick Step. Si tratta di una vera e propria corazzata per le corse di un giorno, tra le cui fila figurano, tra gli altri, Julian Alaphilippe, Sam Bennett, Kasper Asgreen ed Andrea Bagioli. La compagine belga può chiaramente contare anche sul fuoriclasse Remco Evenepoel: ed è proprio qui che entra in gioco Vincenzo Nibali.
Il ds Patrick Lefevere è convinto che, per sfruttare un diamante unico come Evenepoel, sia necessario mutare in parte la filosofia della squadra. Le classiche resteranno un punto di riferimento, tuttavia l’organico andrà completato anche con uomini adatti a fornire un supporto determinante nelle corse di tre settimane. Il Belgio non vince una gara a tappe addirittura dal Giro d’Italia 1978, quando Johan De Muynck successe al connazionale Michel Pollentier. Evenepoel viene considerato il vero erede di Eddy Merckx, per questo l’obiettivo è formare una squadra che possa supportare l’ex-calciatore belga e non temere il confronto di corazzate come Ineos-Grenadiers e Jumbo-Visma.
Vincenzo Nibali, in questo senso, viene considerato il profilo ideale da parte di Lefevere. Per carisma ed esperienza rappresenterebbe la chioccia ideale per Evenepoel nei grandi giri. Sarebbe tuttavia riduttivo affermare che lo Squalo andrebbe alla Deceuninck-Quick Step a fare da gregario al giovane fenomeno. Sarebbe invece una sorta di mentore, un punto di riferimento da cui il classe 2000 avrebbe tanto da imparare.
Il siciliano, inoltre, appare molto intrigato dal possibile approdo alla Deceuninck. E’ una squadra che ha sempre ammirato e che potrebbe garantirgli ancora spazi importanti nelle corse di un giorno a lui più congeniali, su tutte il Giro di Lombardia. Inoltre le bici Specialized utilizzate dalla squadre belga rappresentano un surplus utile a convincere il vincitore del Tour de France 2014 a lanciarsi in questa nuova avventura. Le prossime settimane saranno decisive per stabilire condizioni e dettagli, anche se l’aspetto economico non dovrebbe costituire un problema. Nibali insieme ad Evenepoel nel 2022 non è solo una suggestione. E chissà che a loro non possa aggregarsi anche Peter Sagan…
Foto: Lapresse