Ciclismo

Egan Bernal ha vinto il Giro d’Italia? Yates deve inventarsi un attacco da lontano, ma la Ineos sembra inscalfibile

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Egan Bernal ha sofferto sotto i colpi di Simon Yates anche sull’odierna ascesa all’Alpe di Mera, dopo essere già andato in difficoltà, due giorni fa, sull’erta di Sega di Ala. Il Folletto di Bury, dopo quindici giorni in chiaroscuro, sembra essersi ritrovato e in questa terza settimana ha già recuperato circa 1’30” dalla maglia rosa. Ad ogni modo, Bernal conserva ancora 2’49” di margine sull’alfiere della BikeExchange e a due tappe dalla fine, questi è chiamato a inventarsi un’autentica impresa se vuole ribaltare il Giro d’Italia 2021.

Lo spazio per fare il numero, ad ogni modo, nella tappa di domani, la Verbania-Vallespluga, c’è. La frazione in questione, infatti, è ben più dura rispetto a quella odierna e prevede le scalate dell’infinito Passo San Bernardino, 23,7 chilometri al 6,2%, del Passo dello Spluga, 8,9 chilometri al 7,3%, e dell’Alpe Motta, 7,3 chilometri al 7,6%. In caso di ennesimo passaggio a vuoto, Bernal avrà bisogno di una Ineos capace di esprimersi sui livelli odierni per riuscire a salvarsi.

Il colombiano, infatti, sull’Alpe di Mera avrebbe potuto perdere molto di più, se non ci fossero stati Jonathan Castroviejo e Daniel Martinez ad aiutarlo per gran parte della salita. Bernal, nell’ultimo chilometro dall’Alpe di Mera, inoltre, è andato più piano rispetto a Yates, Almeida, Caruso e Vlasov. Questo, chiaramente, non promette nulla di buono, anche se domani si torna sopra i 2000 metri e ciò potrebbe permettergli di ridestarsi.

Ad ogni modo, la lotta per il successo finale non è solo tra Bernal e Yates. Damiano Caruso, al momento, è ancora secondo e si trova a 2’29” da Bernal. Il ragusano della Bahrain Victorious sa gestirsi benissimo e a cronometro dovrebbe essere un filo superiore rispetto a due rivali. Qualche chance di poter fare il colpaccio gli va data. Se Bernal dovesse avere un passaggio a vuoto molto pesante domani, Damiano si ritroverebbe a dover semplicemente limitare i danni da Yates, peraltro con l’aiuto di un gregario di spessore come Pello Bilbao, per poi giocarsela nella prova contro il tempo di Milano.

Foto: Lapresse

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