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Europa League 2021, Roma-Manchester United, in palio la finale: i giallorossi per una rimonta impossibile, Fonseca per farsi rimpiangere

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Il colpo di teatro di nome José Mourinho ha di fatto focalizzato tutta l’attenzione sulla Roma e su cosa potrà diventare con lo Special One in panchina. Anche in questa settimana si parla dunque dei giallorossi, riacquisendo quel focus che avrebbero dovuto avere per la semifinale di ritorno di Europa League contro il Manchester United ma che, dopo il 6-2 dell’Old Trafford, avevano irrimediabilmente perso. Ma domani sera c’è comunque una partita da giocare, anche se serve un’impresa ai limiti dell’umano per staccare il pass per l’ultimo atto di Danzica.

Un biglietto che rappresenta l’ultima speranza di poter giocare la Champions League il prossimo anno: l’ennesimo scivolone di quest’ultimo periodo contro la Sampdoria mette ancor più in difficoltà la squadra, che a quattro giornate dal termine ha soltanto due punti da difendere contro il Sassuolo. Il risultato di giovedì scorso però non permette voli pindarici, servirà una partita perfetta vincendo con quattro gol di scarto fra le mura amiche.

Difficile però segnare così tanto contro lo United, che nell’ultimo mese ha vinto sei partite su sette con sole cinque reti al passivo; unico ‘scivolone’ è un pareggio a reti bianche in campionato in casa del Leeds, ininfluente per la squadra di Solskjaer oramai sicura del posto in Champions League 2021/2022. Per i Red Devils pochi problemi di formazione, con il 4-2-3-1 che può essere confermato; visto il grande vantaggio acquisito nella gara di andata, il tecnico norvegese potrebbe concedere un po’ di riposo ad Edinson Cavani spostando Mason Greenwood come punta centrale supportato da James, Bruno Fernandes e Pogba.

La Roma potrebbe confermare invece il 3-4-2-1 delle ultime partite, con Lorenzo Pellegrini che dovrebbe recuperare il proprio posto nei due dietro Dzeko dopo la nascita del figlio. Per il resto, Paulo Fonseca sceglierà l’undici migliore a sua disposizione per una rimonta impossibile; il tecnico portoghese, ormai certo del suo addio, non vuole partire battuto per regalare alla piazza capitolina 90 minuti all’arrembaggio. Per regalare loro una notte da sogno e, perché no, magari farsi rimpiangere dalla dirigenza della Roma in caso di insperata rimonta.

Foto: LaPresse

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