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Formula 1
F1, brusco passo indietro per la Ferrari a Portimao. Le cause di una domenica da comparsa
Un sesto e un undicesimo posto: è questo il bilancio della Ferrari a Portimao, sede del terzo round del Mondiale 2021 di F1. Un Cavallino poco Rampante lungo i saliscendi di Portimao, che non ha reso secondo le aspettative.
Che cosa non ha funzionato? In primis la Rossa è andata in crisi con le gomme medie, a causa del graining, e anche per questo che Carlos Sainz ha terminato fuori dalla zona punti. La situazione ha sorriso al monegasco Charles Leclerc, che ha puntato a una strategia medie-hard, ma alla fine della fiera il destino del monegasco era segnato per una prestazione nelle qualifiche (ottavo) al di sotto dei suoi standard.
In definitiva, la monoposto ha compiuto un brusco passo indietro perché le condizioni nelle quali si è corso (tanto vento) e anche alcune scelte hanno esaltato le criticità della monoposto di Maranello. La SF21 con benzina a bordo patisce le accelerazioni fuori dalle curve lente. Manca il grip meccanico di telaio e sospensioni, che con marce basse innesca pattinamento sul retrotreno, obbligando il pilota a intervenire sul differenziale per gestire il sovrasterzo di potenza e ripristinare la trazione ottimale.
In tutto questo entrano in gioco dinamiche d’assetto come il trasferimento di carico in staccata che alleggerisce il posteriore e insieme al rollio riduce l’aderenza sulla ruota interna causando immediate perdite di grip. Modifiche/correttivi sul carico aerodinamico, taratura delle sospensioni e inclinazione dell’assetto rake consentono di apportare dei piccoli miglioramenti, ma è chiaro che l’insieme del pacchetto presenta dei problemi irrisolvibili perché ereditati dal fallimentare progetto della SF1000.
Inoltre anche la lettura della corsa, specialmente con Sainz, non è stata ottimale. Il tentativo discutibile dell’undercut con le medie si è rivelato un eccesso d’ambizione per superare Lando Norris, pagato a caro prezzo perché la gara dell’iberico è stata letteralmente distrutta. Anche per questo abbiamo assistito al primo team-order tra i due piloti del Cavallino, dal momento che Leclerc aveva maggior velocità.
In sostanza, una domenica da comparsa per la Ferrari e nel prossimo appuntamento in Spagna (7-9 maggio) si dovrà correre ai ripari, magari servendosi di quel nuovo fondo che qualche beneficio aveva dato nel corso delle libere, ma che non è stato possibile usare nelle qualifiche e in gara in terra lusitana.
Foto: Antonin Vincent – LPS