Seguici su

Formula 1

F1, Charles Leclerc sogna la vittoria a Montecarlo: la pole position è un vantaggio determinante

Pubblicato

il

Sostituzione del cambio permettendo, Charles Leclerc partirà dalla pole position nel Gran Premio di Monaco, programmato per la giornata di domani. Sappiamo benissimo quanto sia complicato sorpassare per le stradine del Principato e, di conseguenza, scattare davanti a tutti può risultare un vantaggio determinante. La storia della gara ci dice che chi è il più veloce in qualifica ha mezza vittoria in tasca, perché dal 1950 il vincitore è coinciso con il poleman nel 45,5% dei casi.

Attenzione però, sappiamo bene come la Formula Uno sia cambiata radicalmente nel corso degli anni, quindi restringendo il campo ai tempi più recenti, ci si rende conto di come l’incidenza della pole position sia cresciuta in maniera esponenziale soprattutto nel XXI secolo. Le statistiche non mentono, poiché dal 2004 in poi il vincitore del GP monegasco è scattato dalla prima casella per 12 volte su 16! In altre parole, chi firma la pole position, ha il 75% di possibilità di imporsi.

Anzi, se si va oltre i freddi numeri, si realizzerà come nelle quattro occasioni in cui il poleman non ha vinto, c’è sempre stato un elemento di disturbo. Nel 2008 furono la pioggia e una toccatina contro il guard rail a fare la fortuna di Lewis Hamilton, che grazie a un pit-stop involontariamente anticipato ebbe ragione di Felipe Massa. Nel 2015 un clamoroso errore strategico della Mercedes regalò l’affermazione a Nico Rosberg a discapito del già citato Hamilton, che però si rifece nel 2016 approfittando di una sosta problematica di Daniel Ricciardo. Infine, nel 2017, la Ferrari effettuò una mossa occulta per favorire il sorpasso di Sebastian Vettel ai danni di Kimi Räikkönen tramite il tempismo delle soste.

Insomma, dal 2004 in poi chi è partito dalla pole position non ha vinto o perché è intervenuto Giove Pluivo, o perché è accaduto qualcosa ai box, intesi come pit-stop o muretto. Proprio per questo Charles Leclerc può essere fiducioso. Sarà determinante partire bene, evitando attacchi da parte di chi insegue, a cominciare da Max Verstappen. L’olandese però sta lottando per il campionato, quindi non dovrebbe tentare manovre azzardate a Sainte Devote.

Dopodiché, il punto focale sarà il pit-stop. Molto dipenderà dall’usura degli pneumatici di ognuno, dalle scelte strategiche e dall’eventuale traffico al ritorno in pista. Tante incognite che dovranno essere gestite al meglio. La Ferrari può sognare, ma deve essere perfetta, nella speranza che la SF21 oltre a essere estremamente efficace sul giro secco, sia gentile con le gomme anche sul long-run. Restare davanti a tutti, permetterebbe però di gestirle a piacimento. Un vantaggio non da poco.

Foto: La Presse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità