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Formula 1

F1, la reazione della Ferrari: vettura solida, Leclerc 4° in crescita

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Buona la quarta. Finalmente, nel corso del Gran Premio di Spagna, la Ferrari è riuscita a imporsi come terza forza in campo. Il 4° posto di Charles Leclerc e il 7° di Carlos Sainz valgono 18 punti alla Scuderia di Maranello, sei in più della McLaren che, per la prima volta in questo 2021, è risultata meno efficace rispetto alle Rosse. Si tratta di una dinamica sicuramente molto incoraggiante in vista del proseguo della stagione, perché certifica come la Scuderia di Maranello stia lavorando nella direzione giusta. In particolare, è una bella iniezione di fiducia dopo la doccia fredda di Portimao.

D’accordo, non è ancora il momento di stappare lo champagne, però la quarta posizione del monegasco è stata legittima, senza l’aiuto di circostanze fortunate o di condizioni meteo particolari. Come diceva l’indimenticato Murray Walker, si tratta di un risultato fair and square, ovvero giusto e sincero, che rispecchia perfettamente i valori in campo. Il ventitreenne del Principato si è proposto costantemente come the best of the rest, ovvero il migliore al di fuori del trio composto da Lewis Hamilton, Max Verstappen e Valtteri Bottas. Anzi, Charles ha pure pungolato il finlandese, sorpassandolo all’esterno nel corso del primo giro per poi tenerselo dietro d’autorità sino alla prima sosta. Inoltre, non bisogna dimenticare come una Red Bull, oggi, abbia concluso alle spalle di una Ferrari e non perché finita due volte nella ghiaia, come accaduto a Imola.

Certo, la situazione non è ottimale, perché nelle tre gare asciutte viste quest’anno i distacchi accusati sul traguardo dai due ferraristi sono più o meno stabili. Rispetto al vincitore, Leclerc ha pagato 59” a Sakhir, 55” a Portimao e 54” al Montmelò. Lo stesso discorso si applica a Sainz, distanziato rispettivamente di 1’07” in Bahrain, 1’19” in Portogallo e 1’15” quest’oggi. Insomma, una SF21 che non sarà al livello della W12 o della RB16B, ma è indiscutibilmente costante, anche più della McLaren, che nella giornata odierna si è dovuta inchinare per la prima volta alle monoposto di Maranello.

Attenzione, non si tratta di un fatto banale. Nel 2020 la SF1000 migliorava e peggiorava letteralmente dal tramonto all’alba, senza che neppure ingegneri e piloti fossero in grado di capire perché, nel bene o nel male. La vettura del 2021 oltre a essere decisamente più competitiva, appare anche più solida e il fatto di essere la terza forza in campo a Barcellona può essere motivo di soddisfazione. Dopotutto, il Montmelò è il punto di riferimento della bontà di una vettura ed essere superiori al team di Woking in Spagna significa poter davvero ambire al terzo posto nel Mondiale costruttori.

Manca ancora l’acuto, ovvero il podio, ma alla luce dei valori in campo sarà obbligatorio sfruttare la buona sorte per ottenerlo. Imola avrebbe potuto essere l’occasione buona, ma a conti fatti  la bandiera rossa è costata la piazza d’onore a Leclerc. Intanto reagire al volo dopo il deludente weekend di Portimao, incamerando di contro un fine settimana soddisfacente, è quanto di meglio potesse accadere. Ora si guarda a Montecarlo, dove le safety car sono dietro l’angolo e i sorpassi difficilissimi. Chissà che la Dea bendata non possa far visita nel box ferrarista. L’importante è avere la consapevolezza di poter cogliere al volo l’occasione propizia. L’impressione è che per la Ferrari il podio sia solo questione di tempo.

Foto: La Presse

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