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F1, venerdì incoraggiante per la Ferrari a Barcellona. Ora serve evitare una Portimao-bis

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La Ferrari archivia una prima giornata di prove libere molto incoraggiante. In mattinata le Rosse sono state le uniche a non montare mescola soft, testando invece le medie che tanti problemi avevano dato a Portimao. L’esito, almeno sul giro secco, è stato davvero interessante, poiché le vetture di Maranello si sono attestate in quarta e quinta posizione nella classifica dei tempi, pur girando con un compound più duro rispetto a tutti gli altri.

Nel pomeriggio, quando è stata effettuata la simulazione di qualifica, è andata ancora meglio. Charles Leclerc è stato addirittura il migliore di tutti nel T3, dove negli ultimi anni le vetture di Maranello hanno costantemente pagato dazio agli avversari. Grazie a questo numero, il monegasco si è issato addirittura in terza piazza nella tabella cronometrica, lasciando complessivamente solo 165 millesimi a Lewis Hamilton e appena 26 a Valtteri Bottas. Si tratta di dati rassicuranti, perché le difficoltà portoghesi sembrerebbero alle spalle.

Certo, il condizionale è d’obbligo ed è doveroso mantenere un basso profilo proprio sulla base di quanto accaduto non più tardi di una settimana fa. In terra lusitana il Cavallino Rampante si era ben distinto il venerdì, calando poi progressivamente al sabato e alla domenica. Portimao è stata una tappa complessivamente negativa, che però si spera possa restare un episodio isolato in virtù di un paio di fattori che possono istillare fiducia.

La SF21 presentata in Spagna è infatti ulteriormente evoluta rispetto a quella vista in Portogallo. In primo luogo perché è dotata del nuovo fondo testato nelle prove libere lusitane, ma che poi non era stato montato in qualifica e in gara. In seconda istanza poiché al Montmelò stata portato un alettone posteriore concepito per generare un carico aerodinamico più elevato. Insomma, due novità che appaiono aver innalzato la competitività del pacchetto ferrarista. Uno dei broccardi della Formula Uno moderna recita che “Barcellona è il metro di valutazione della bontà di una monoposto. Se vai forte qui, può andare forte dovunque”. Vero e sotto questo punto di vista l’inizio è ottimo.

Però è solo venerdì, i valori reali verranno espressi domani e dopodomani. Oggi le Red Bull hanno dato l’impressione di badare agli affari propri, senza davvero cercare la prestazione pura. Ci sono reali difficoltà di set-up per le quali è stato necessario lavorare più del previsto sulle mescole più dure, oppure la situazione è sotto controllo? Al tempo stesso è bene non fidarsi delle McLaren e delle Aston Martin. Il team di Woking è al terzo venerdì totalmente anonimo consecutivo, ma sappiamo bene come sono evoluti i weekend di Imola e Portimao. La competitività delle vetture color papaia si vedrà solo domani e non bisogna dimenticarsi come stamattina Lando Norris non fosse lontanissimo dalle Mercedes. Inoltre Sebastian Vettel e Lance Stroll hanno portato in pista una AMR21 rivista nel fondo. Nella FP1 si sono comportati decisamente bene, mentre nel pomeriggio non hanno cercato il tempo, lavorando quasi esclusivamente sui long-run.

Insomma, essendo in Spagna, verrebbe da parafrasare Alessandro Manzoni e dire “Adelante Pedro, si puedes. Adelante con juicio”. Una Ferrari oggi indubbiamente adelante, ma tutte le dinamiche del venerdì impongono juicio in merito alle reali possibilità delle Rosse. Di sicuro domani potrà essere schierata la stessa monoposto di oggi e non una versione meno evoluta come accaduto a Portimao. Tanto basta per avvicinare le qualifiche con una certa dose di fiducia, nella speranza che questa non venga tradita dalla realtà dei fatti tra meno di 24 ore.

Foto: La Presse

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