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Formula 3, Juan Manuel Correa torna in pista dopo quasi due anni dall’incidente di Spa: “Ho dovuto ricostruire i miei muscoli”

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Sono passati quasi venti mesi dalla morte di Anthoine Hubert, lo sfortunato pilota di F2 che ci lasciò in un pauroso incidente a Spa-Francorchamps. In quello schianto venne coinvolto anche Juan Manuel Correa, giovane pilota statunitense ai tempi militante nella Charuoz Racing System; per l’allora ventenne originario di Quito, Ecuador, iniziò in quel momento un calvario infinito, tra innumerevoli operazioni alle gambe ed il rischio di perdere il piede destro. Ma oggi, dopo poco meno di due anni, l’incubo è ufficialmente finito.

Correa è tornato ufficialmente alle competizioni proprio quest’oggi, con le FP1 della Formula 3 al Montmelò, in Spagna. A dargli una possibilità per ridare vita alla sua carriera motoristica ci ha pensato la ART Grand Prix, affiancandolo al danese Frederick Vesti e al russo Aleksandr Smolyar. In un video rilasciato sul canale ufficiale della Formula 1,  Correa ha parlato su cosa ha dovuto fare per tornare in pista: “La riabilitazione è stata molto lunga, ho fatto una grande fatica per potermi rialzare. Per non parlare del pedale del freno della mia Art, che è molto duro. All’inizio pensavamo di modificare quello destro dell’acceleratore, perché ho perso tanta mobilità alla caviglia, ma ho fatto un test privato qualche mese fa e riesco ancora a premere il pedale“.

Correa credeva che tornare a correre sarebbe stato assai più facile, trovando le difficoltà maggiori con la gamba sinistra: “La mia caviglia sinistra non era danneggiata come la destra, ma ho avuto tante fratture e ho dovuto ricostruire i muscoli migliorando anche la mia resistenza. Per fortuna durante la riabilitazione ho continuato a lavorare molto sul collo e non ho dovuto riallenare anche questa parte del corpo“.

L’obiettivo per Correa è solo e soltanto uno: “ Tornare il Correa del 2018. Sono una persona competitiva. Voglio mettermi in mostra in campionato per provare a guadagnarmi la F2 nel 2022. Tornando a dove era arrivato due anni fa, per dimostrare che il suo incidente ha soltanto rallentato la sua carriera.

Foto: Kristin Greenwood/Shutterstock

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