Ciclismo

Giacomo Nizzolo si ritira dal Giro d’Italia. Il velocista saluta dopo aver vinto la sua prima tappa

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Giacomo Nizzolo ha deciso di ritirarsi dal Giro d’Italia al termine della 14ma tappa, quella che ieri si era conclusa in cima allo Zoncolan. Il brianzolo era giunto al traguardo entro il tempo massimo (a 37’44” di ritardo dal vincitore Lorenzo Fortunato), ma la fatiche accumulate sul Mostro lo hanno convinto ad abbandonare la Corsa Rosa alle vigilia di due frazioni durissime come quella odierna (sui colli tra Italia e Slovenia) e quella di domani (Fedaia, Pordoi, Giau prima della picchiata verso Cortina d’Ampezzo).

Il velocista aveva vinto due giorni fa la sua prima tappa in carriera al Giro d’Italia, imponendosi a Verona con uno sprint regale. L’alfiere della Qhubeka-Assos aveva inseguito con insistenza il successo, collezionando addirittura 11 posti e 5 terzi posti prima di riuscire a sbloccarsi nella città dell’amore. Il Campione d’Europa e d’Italia in carica ha meritato ampiamente il trionfo parziale e, dopo questo ritiro (ultimo tra i velocisti a mollare), si riposerà per un breve periodo prima di concentrarsi sui prossimi appuntamenti di questa intensa stagione.

Il ribattezzato Capitan Jack occupava il secondo posto nella classifica punti, con appena nove lunghezze di ritardo dallo slovacco Peter Sagan. Il tre volte Campione del Mondo è ora il grande favorito per la conquista della maglia ciclamino (vinta da Nizzolo nel 2015 e nel 2016), visto che ha 22 lunghezze di margine su Davide Cimolai e 25 sul colombiano Fernando Gaviria, ma le montagne previste nell’ultima settimana potrebbero mettere a dura prova gli sprinter e qualcuno potrebbe essere costretto ad abbandonare la corsa.

Nell’ultima settimana è prevista soltanto una tappa che potrebbe essere adatta alle ruote veloci, ovvero la 18ma (in programma giovedì 27 maggio): 231 km da Rovereto a Stradella. Il finale, però, è particolarmente mosso e gli strappi di Castana e Broni negli ultimi chilometri potrebbero favorire un altro tipo di finale.

Foto: Lapresse

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