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Artistica
Ginnastica, Enrico Casella: “Ferrari ha imparato lo Shapo, Maggio il doppio teso avvitato. Dai Mondiali ci va tutto storto…”
Mancano meno di due mesi alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e la Nazionale Italiana di ginnastica artistica femminile si sta preparando in vista dell’appuntamento più importante degli ultimi cinque anni. Le azzurre sono reduci da Europei estremamente positivi: pass olimpico aggiuntivo sfumato per appena 3 decimi, medaglia di bronzo al corpo libero con Vanessa Ferrari, cinque Finali di Specialità. Meglio di così non poteva andare a Basilea, anche perché le ragazze avevano dovuto fare i conti con un mese estremamente difficile tra criticità post-vaccinali e alcune positività al Covid-19. Dopo la rassegna continentale, le ginnaste si sono cimentate nella Finale Scudetto di Serie A, esprimendosi su livelli decisamente alti e mostrandosi in crescita rispetto a quanto visto in terra svizzera poche settimane prima.
Proprio in occasione dell’intenso weekend di gare al PalaVesuvio di Napoli, la nostra Chiara Sani ha intervistato il DT Enrico Casella. Il tecnico bresciano si è soffermato proprio sulla differenza di prestazione vista tra Europei e Serie A: “Quello che non si può sapere da fuori è la condizione con cui siamo arrivati a quegli Europei, oggi le ragazze stanno molto meglio di allora. Dopo un anno e mezzo di pandemia ci è capitato addosso di tutto nell’ultimo mese. Tre le vaccinate che hanno avuto problemi, soprattutto Giorgia Villa. Quelle che hanno fatto il Covid, come Vanessa Ferrari. Siamo stati in grossa, grossa difficoltà e non abbiamo potuto fare una preparazione adeguata, ci siamo allenati di meno e siamo arrivati lì un po’ così, ma per come eravamo preparati siamo stati bravissimi. Se ti devi allenare di meno non sei pronto per l’appuntamento, per non rischiare abbiamo dovuto “accontentarci” di fare quello che abbiamo fatto“.
Il Guru della Polvere di Magnesio azzurra prosegue: “Abbiamo fatto una bella figura a livello continentale, abbiamo sfiorato un pass olimpico, abbiamo preso una medaglia con Vanessa. La trave di Martina poteva arrivare a medaglia, bastava che faceva quella dei primi due giorni. Le finali bisogna farle, prima di vincere le medaglie bisogna perderne qualcuna, quando le perdi un po’ poi qualcosa vinci. Alle parallele ne abbiamo messe due in finale, Giorgia ha avuto la febbre dopo il vaccino, ha avuto problemi alla schiena e abbiamo dovuto rivedere l’esercizio, mancavano due decimi in partenza. A me comunque è piaciuta la reazione delle difficoltà, se ci criticano perché non siamo riusciti a fare come al solito vuol dire che non si sono neanche accorti che eravamo con le pezze al culo, siamo stati bravi a nascondere una situazione che era deficitaria“.
Enrico Casella si è soffermato su Vanessa Ferrari: “Consideriamo che è stata a casa col Covid, si è allenata in garage. Lei è stata male, ha problemi con l’asma e con la tiroide. È rientrata, voleva fare tutti gli attrezzi, poteva giocarsi anche qualcosa di importante, ma non era pronta e comunque non ha mollato: lei è questa. Vanessa ha ripreso i quattro attrezzi, ha già alzato il D Score alle parallele rispetto alla gara di Basilea: ha imparato a fare lo Shaposhikova e ci ha collegato un Tkatchev e dunque fa un esercizio che vale di più. Deve lavorare ancora un po’ alla trave, è un’atleta che si propone per un posto in squadra: è il suo piano B, lo è anche per l’Italia, dovremo andare alle Olimpiadi per toglierci delle soddisfazioni“.
Martina Maggio si è infortunata leggermente durante la finale di domenica e deve osservare uno stop di un paio di settimane, ma è indubbiamente l’azzurra più in crescita: “Al corpo libero ha introdotto uno Tsukahara, flick tempo doppio alla fine, ha anche pronto un doppio teso avvitato. In questi due mesi bisogna spingere. Lei è una delle poche che ha potuto lavorare con continuità e i frutti si vedono“.
L’Italia è stata un po’ sfortunata nell’ultimo periodo, ma ora si sta rialzando e guarda verso le Olimpiadi: “L’importante è non mollare mai: da quando abbiamo vinto il bronzo ai Mondiali non c’è una cosa che va per il verso giusto, ma fortuna e sfotuna si misurano alla fine. Ora ci è andato tutto storto, ma prima o poi si raddrizza. Abbiamo Doha (se si farà), il Fiandre e gli Assoluti di Napoli. Da queste prove scaturiranno le valutazioni (per le Olimpiadi, ndr.), poi io le vedo tutti i giorni ad allenarsi. Lasciare una ragazza casa è purtroppo il compito che tocca a me, non sarà facile. Adesso è troppo presto“. Di seguito il VIDEO con l’intervista integrale di Enrico Casella per Ginnasticomania.
VIDEO INTERVISTA CON ENRICO CASELLA (GINNASTICOMANIA)
Photo LiveMedia/Filippo Tomasi