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Ciclismo

Giro d’Italia 2021, a Sega di Ala si riapre tutto! Yates stacca un Bernal in crisi, strepitoso Caruso. Tappa a Martin

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Subito sorprese in un’ultima settimana di Giro d’Italia 2021 che promette grandissimo spettacolo. La diciassettesima tappa, con l’arrivo in vetta sulla durissima ascesa di Sega di Ala, vede il trionfo di Daniel Martin, irlandese della Israel Start-Up Nation, che entra nel club dei vincitori in tutti e tre i Grandi Giri. A stupire tutti però è il primo momento di difficoltà per Egan Bernal: il colombiano resta saldamente in Maglia Rosa, ma non con le sensazioni ideali per Milano.

Prima parte di corsa con strada e vento favorevole che è stata percorsa a gran velocità dai corridori, con la fuga che ovviamente ha fatto gran fatica ad andar via. Decisivo il GPM di Sveseri per formare l’attacco giusto. In avanscoperta un drappello di una ventina di corridori: Geoffrey Bouchard (Ag2r Citroën), Simone Ravanelli (Androni-Sidermec), Giovanni Carboni (Bardiani-Csf-Faizanè), Dries De Bondt (Alpecin-Fenix), Luis Leon Sanchez (Astana-Premier Tech), Gianni Moscon (Ineos Grenadiers), Valerio Conti, Alessandro Covi (Uae Team Emirates), James Knox, Pieter Serry (Deceuninck-Quickstep), Jan Hirt, Quinten Hermans, Andrea Pasqualon (Intermarché-Wanty-Gobert), Dan Martin (Israel Start-Up Nation), Felix Grossschartner (Bora-Hansgrohe), Matteo Badilatti (Groupama-Fdj), Matteo Jorgenson, Antonio Pedrero (Movistar), Jacopo Mosca (Trek-Segafredo).

A differenza delle altre giornate, però, la fuga non ha guadagnato troppo, per merito della Bike-Exchange che si è presa l’incarico di dettare il ritmo in gruppo, anche sul GPM di Passo San Valentino. Davanti hanno scollinato in quattro: Gianni Moscon (INEOS Grenadiers), Dan Martin (Israel Start-Up Nation), Antonio Pedrero (Movistar Team) e Geoffrey Bouchard (AG2R Citroën), con Carboni (Bardiani-CSF-Faizanè) e Ravanelli (Androni Giocattoli – Sidermec) che si sono agganciati nella discesa successiva. Nelle curve tecniche brutta caduta in gruppo, che, oltre a coinvolgere Remco Evenepoel e Vincenzo Nibali, ha costretto ad un duro inseguimento Giulio Ciccone.

Approcciata l’ascesa conclusiva in avanscoperta è rimasto il solo Dan Martin. Nel plotone invece è iniziata l’andatura devastante di Jonathan Castroviejo (Ineos Grenadiers), che ad uno ad uno ha staccato diversi dei big (prima Vlasov e Ciccone, poi Carthy e Bardet). Il primo a scattare è stato Joao Almeida (Deceuninck Quick-Step), ma a 4 chilometri dal traguardo si è mosso Simon Yates (Bike-Exchange) con a ruota Daniel Martinez ed Egan Bernal. Sembrava essere tutto in controllo per la Maglia Rosa che, in un tratto durissimo, è andato però in crisi, perdendo contatto dal britannico e venendo raggiunto da uno stoico Damiano Caruso (Bahrain-Victorious).

Un eccellente Martin è riuscito a resistere alla rimonta dei rivali, portando a casa un bellissimo successo di tappa. Alle sue spalle Almeida e Yates, mentre il drappello di Caruso e Bernal è arrivato a circa 50” dal capitano della Bike-Exchange, con un Diego Ulissi (UAE Emirates) mostruoso a timbrare la quarta piazza.

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Foto: Lapresse

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