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Giro d’Italia 2021, Aleksandr Vlasov rimbalza sul suo stesso coraggio. Vanificato il lavoro dell’Astana

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Una vera e propria delusione. Fino ad ora era stato lui l’anti Egan Bernal, il primo inseguitore e forse unico antagonista della Maglia Rosa. Oggi invece è stato nettamente ridimensionato, con una performance di gran lunga al di sotto delle aspettative. La prestazione di Aleksandr Vlasov sul Monte Zoncolan, al termine della quattordicesima tappa del Giro d’Italia 2021, è assolutamente da dimenticare. 

Il russo dell’Astana Premier Tech aveva fatto presagire in meglio, soprattutto grazie alla sua squadra. I kazaki infatti si erano messi in testa al gruppo sin dal mattino, per ridurre al minimo il gap dei fuggitivi, con l’intento di giocarsi il successo parziale all’arrivo. Spettacolare era stato anche l’attacco portato in discesa sul Forcella Monte Rest, con solamente Bernal e Pello Bilbao che erano riusciti a tenere le ruote del quartetto in tinta azzurra.

Purtroppo però, nel momento decisivo, negli ultimi 2 chilometri dello Zoncolan, con pendenze di gran lunga oltre il 10%, è arrivato il netto crollo. Sedicesima posizione, oltre un minuto di distacco dalla Maglia Rosa e il podio virtuale perso in classifica generale (al momento Vlasov è quarto a 1’57”).

Difficile trovare spiegazioni, come detto dal russo nel post gara: “Abbiamo preso in mano la situazione e mi dispiace aver fatto tirare la squadra e poi alla fine non avevo le gambe, non so cosa mi sia successo. Fino alla fine stavo bene, l’avevo detto alla squadra, poi è andata come è andata. Non è finito ancora il Giro, abbiamo ancora una settimana per fare il massimo”.

Foto: Lapresse

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