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Giro d’Italia 2021: caduta e delusione per Giulio Ciccone, ma sarà protagonista in futuro

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Doveva essere un battitore libero, un uomo da tappe, invece, viste le uscite di classifica premature di Bauke Mollema e Vincenzo Nibali, Giulio Ciccone nel giro di pochi giorni è diventato il capitano della Trek-Segafredo al Giro d’Italia 2021. Una gara che però non si è conclusa al meglio per l’abruzzese.

Prime due settimane da assoluto protagonista: ha fatto addirittura sognare i colori italiani, essendo spesso e volentieri l’unico rivale in salita per Egan Bernal. Tutti ricorderanno la scalata a Campo Felice, dove il colombiano iniziò il suo cammino verso il Trofeo Senza Fine e l’azzurro fu l’unico a resistere alle sue spalle.

Con il passare dei giorni il peso della pressione ed una condizione non del tutto al 100% per poter resistere tre settimane nelle zone alte si è fatta sentire (la crisi di Montalcino nella tappa dello sterrato è costata vari minuti), ma in ogni caso Ciccone ha dimostrato di poter resistere, se pur soffrendo. La top-10 era sicuramente alla portata, con il sogno migliori cinque non troppo lontano. 

Purtroppo è arrivato l’imprevisto, con la caduta nella tappa che portava a Sega di Ala, che ha costretto al ritiro l’uomo della Trek-Segafredo. Una grande delusione, viste anche le lacrime il giorno successivo dell’abruzzese. Un punto di ripartenza in ogni caso, per poter essere protagonista in futuro, magari sin dalla prossima Vuelta di Spagna. 

Foto: Lapresse

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