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Giro d’Italia 2021, cambia la Cima Coppi! Salta il Pordoi, ecco cosa succede

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Il maltempo ha costretto gli organizzatori del Giro d’Italia 2021 a ridisegnare la 16ma tappa, la frazione regina di questa Corsa Rosa. Pioggia e freddo hanno reso impossibili le scalate al Passo Fedaia e al Passo Pordoi, dunque il tappone che avrebbe potuto riscrivere la classifica generale è stato stravolto: si parte regolarmente da Sacile, si affronta la salita La Crosetta, ma poi la parte centrale perde i due passi dolomitici. Si andrà a imboccare il sempre ostico e insidioso Passo Giau, poi dalla cima mancheranno 17,5 km tutti in discesa verso Cortina d’Ampezzo.

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Questa decisione cambia anche la Cima Coppi di questo Giro d’Italia. Al Campionissimo è intitolata la vetta più alta del percorso e, per questa edizione, doveva essere il Pordoi con i suoi 2239 metri sul livello del mare. Da Canazei non si potrà prendere il bivio per salire verso la ribattezzata Terrazza delle Dolomiti e dunque l’intitolazione a Cima Coppi passa di diritto al Giau, che con i suoi 2233 metri s.l.m. a questo punto diventata la cima più elevata del percorso. Si tratta di un traguardo sempre molto prestigioso, transitare per primi al GPM è un riconoscimento che resta per sempre nel palmares di un atleta.

Ricordiamo le caratteristiche del Passo Giau. La salita inizia a Ponte Codalonga, sono 9,9 km di ascesa al 9,3% di pendenza media. La salita si inerpica in maniera costante, senza gradoni o momenti di riposo: viaggia infatti sempre tra 9 e 10%, con qualche piccolo frangente attorno all’8,4%. I metri di dislivello sono 919. Si può fare selezione, ma va ricordato che dopo il GPM ci sarà un lungo tratto in discesa e, soprattutto, va considerato che i ciclisti non avranno nelle gambe le due precedenti asperità come era invece previsto da programma.

La classifica generale ne uscirà stravolta? Staremo a vedere. Stamattina si riparte con questa graduatoria. Il colombiano Egan Bernal indossa la maglia rosa con 1’33” di vantaggio sul britannico Simon Yates. Il nostro Damiano Caruso occupa il terzo posto a 1’51”, precede il russo Aleksandr Vlasov (a 1’57”) e il britannico Hugh Carthy (a 2’11”). Giulio Ciccone è sesto a 3’03”, il belga Remco Evenepoel accusa 3’52”, il colombiano Daniel Felipe si trova a 3’54”.

Va ricordato che domani è previsto il secondo e ultimo giorno di riposo di questa Corsa Rosa. Mercoledì 26 maggio si tornerà in gara con la 17ma tappa: 193 km da Canazei a Sega di Ala: il Passo del San Valentino e la salita che conduce all’arrivo, da affrontare una dietro l’altra, sono molto esigenti (11,2 km al 9,8% di pendenza media per l’ascesa conclusiva).

Foto: Lapresse

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