Ciclismo
Giro d’Italia 2021: Damiano Caruso 3° e Giulio Ciccone 7° dopo lo Zoncolan. Risultato insperato per l’Italia
Il Giro d’Italia 2021 ha vissuto una delle sue tappe più iconiche, ovvero quella che si è conclusa in cima allo Zoncolan, la salita più dura d’Europa con gli ultimi 3 km al 13% di pendenza media e un chilometro conclusivo al 18% con punte al 27%. La classifica generale è stata stravolta dopo aver affrontato il ribattezzato Mostro e il Bel Paese può sorridere: dopo 14 tappe, la Corsa Rosa sta procedendo al meglio per i nostri colori, decisamente al di sopra delle aspettative della vigilia. Il nostro movimento non sta vivendo il suo momento più roseo, eppure la corsa di casa sta regalando diverse soddisfazioni.
I nostri portacolori hanno vinto quattro tappe: la prima a cronometro con Filippo Ganna a Torino, le ultime tre consecutive in linea (Andrea Vendrame a Bagno di Romagna, Giacomo Nizzolo a Verona, Lorenzo Fortunato oggi in vetta al Kaiser). Tra l’altro il Campione del Mondo a cronometro ha indossato la maglia rosa per tre giorni, poi gli è succeduto Alessandro De Marchi per un paio di giorni. Ma soffermiamoci soprattuto sulla classifica generale, che era l’aspetto che faceva più preoccupare alla vigilia. Damiano Caruso occupa la terza posizione con un ritardo di 1’51” da Egan Bernal, Giulio Ciccone è settimo a 3’03”. Un paio di settimane fa avremmo firmato per questo riscontro dopo 14 tappe, anche perché si pensava che sarebbe stato difficile agguantare la top-10.
Il siciliano è estremamente regolare, difficilmente va alla deriva, ha la giusta esperienza e ora sembra avere anche acquisito la consapevolezza necessaria per puntare al podio. L’alfiere della Bahrain-Victorious ci crede fermamente, in salita è molto solido e può anche difendersi a cronometro. Dovrà però vedersela con avversari quotati come il russo Aleksandr Vlasov (a 6”), il britannico Hugh Carthy (a 20”), il tedesco Emanuel Buchmann (a 45”). L’abruzzese, invece, ha sofferto tanto sulla sterrato e in carriera ha sempre patito una giornata difficile sulle montagne, ma ora può correre spensierato e ha i mezzi per giocarsi un piazzamento in top-5.
Avremo poi anche la cronometro finale a Milano pensata per Filippo Ganna e magari la possibilità di vincere qualche altra tappa durante l’ultima settimana. Il Giro d’Italia sta sorridendo ai colori italiani, ora bisognerà continuare in questo modo. A partire da domani con la frazione tra Italia e Slovenia, poi lunedì c’è il tappone dolomitic con Fedaia, Pordoi e Giau.
Foto: Lapresse