Ciclismo
Giro d’Italia 2021, Egan Bernal: “Avrei preferito la tappa originaria”
Egan Bernal è sempre più il padrone del Giro d’Italia 2021. Il corridore della Ineos-Grenadiers fa il diavolo a quattro nella tappa con arrivo a Cortina d’Ampezzo, amputata delle ascese di Fedaia e Pordoi. Il colombiano se ne va da solo sulla salita del Passo Giau e frammenta il gruppo principale, riprendendo i fuggitivi di giornata e arrivando da solo al traguardo della sedicesima tappa del Giro.
Bernal ha spiegato le sue volontà ad inizio della giornata subito dopo l’arrivo: “Volevo tanto una vittoria di tappa con la maglia rosa addosso. È importante, abbiamo disputato una grande giornata, non si vince tutti i giorni con questa maglia, una delle più belle che ci sono. Oggi sono partito con l’intenzione di fare spettacolo: questo è il ciclismo che mi piace, con una tappa dura come oggi bisogna avere la grinta giusta. Volevo fare qualcosa di speciale; è stato un rischio, ma ci credevo tanto, ringrazio i compagni che hanno creduto in me“.
Un’azione che ad alcuni ha ricordato il Marco Pantani dei bei tempi in quest’azione: “In tanti mi urlavano dietro il suo nome, Pantani, Pantani… mi ha fatto piacere. È il corridore che mi è piaciuto di più in assoluto; a casa ho soltanto un oggetto appartenente al mondo del ciclismo ed è una sua caricatura. Poi condividiamo lo stesso giorno di nascita, provo sempre qualcosa di speciale nei suoi confronti“.
Bernal è poi intervenuto anche al Processo alla Tappa di RaiSport, parlando dell’accorciamento della tappa: “Tutte e due le versioni mi piacevano, stamattina ero preparato per tutto, preferivo la tappa con tutte le salite per fare ancora più spettacolo. Il bacio a Maria Fernanda? Finalmente la vedo, lei e la mia famiglia sanno quello che noi ciclisti facciamo per essere al 100%, la vittoria è anche per loro. Ganna? Lavora tantissimo, è impressionante, come anche Puccio e Moscon. Se tutti e tre si mettono a tirare in pianura non li terrei nemmeno cinque chilometri (sorride, ndr)”
Foto: LaPresse