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Giro d’Italia 2021, Egan Bernal teme ancora Nibali e Ciccone. La maglia rosa ha spremuto a fondo la Ineos

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In una giornata difficile, insidiosa, ma al contempo tranquilla per la top ten della classifica generale del Giro d’Italia 2021, costantemente spadroneggiato da una Ineos Grenadiers inarrivabile, l’unico bagliore tra i big ci è stato regalato da Vincenzo Nibali.

Lo Squalo dello Stretto infatti, è stato l’unico uomo di classifica ad animare il finale della tappa odierna sull’ascesa conclusiva del Passo del Carnaio, portando con sé il nuovo capitano della sua Trek-Segafredo, Giulio Ciccone; uscito malconcio dallo sterrato di Montalcino. Il duo azzurro ha così provato ad allungare sul GPM, e poi il messinese ha deciso di buttarsi tutto solo in discesa, tagliando il traguardo con 7″ di vantaggio sul gruppo della maglia rosa, e avanzando di una posizione in classifica. Al momento infatti, è risalito al 13° posto, anche se il gap da Bernal resta comunque di 4’04”.

Un distacco che, in realtà, conta poco o niente, perchè il fattore principale è il gesto di orgoglio personale del messinese e del suo giovane erede abruzzese nei confronti di quella Ineos Grenadiers che più passano i giorni, più miete vittime. Contestualmente però, va aggiunta una cosa, ossia il fatto che lo stesso Bernal continua a spremere, forse eccessivamente, la sua corazzata britannica anche quando non serve esagerare; ad esempio quando non ha lasciato scampo alla stessa azione congiunta di Ciccone e Nibali quando soltanto il primo, si trova ancora a 2’24” dalla vetta, ormai difficilmente recuperabili, o almeno una parte di essi.

Ma forse Bernal ha comunque paura del duo della Trek in vista delle Alpi? Appunto, le Alpi, quelle stesse montagne che hanno condotto Nibali alla gloria tra il Giro del 2013 e quello del 2016, e che, anno dopo anno, stanno forgiando Ciccone. Il maestro e l’allievo sono tra gli uomini più attesi già di questo fine settimana sul ‘mostro’, lo Zoncolan; laddove, con ogni probabilità, si aprirà un altro Giro. 

La strada verso Milano è ancora molto lunga e potrebbe regalare non poche sorprese per tutti quanti. E per quanto riguarda i colori azzurri, oltre ad uno splendido Damiano Caruso (Bahrain Victorius) in piena corsa verso il podio, Ciccone e Nibali figurano tra i padroni di casa più temuti su quelle vette che conoscono così bene e dove, sicuramente, gli altri uomini dell’attuale top ten li controlleranno e non poco.

In primis lo stesso Bernal, che sta riducendo forse un po’ troppo alle ossa la sua Ineos, che si trova davanti ancora molto strada fino a Milano, e sempre più insidiosa. Insomma, non sarà facile reggere a pieno le dodici tappe che hanno già pienamente sulle loro spalle. E anche se la vittoria del colombiano sembra quasi ipotecata, dobbiamo ricordarci del fatto che l’ultima settimana della Corsa Rosa, con le sue leggendarie Alpi, ha sempre regalato scintille e sorprese.

Sorprese che, forse, non piacciono molto all’attuale padrone del Giro e alla sua formazione, che non vogliono lasciare nulla al caso e spremersi a fondo per non concedere nemmeno un secondo agli avversari. Forse è un po’ troppo eccessivo su chi ha ancora più di 2′ da recuperare? Sta di fatto che, in ogni caso, resta un atteggiamento a favore dei colori azzurri e uno stimolo in più per dare il tutto per tutto nei giorni che verranno. ‘Ogni lasciata è persa’, e quindi è giusto osare sempre e comunque.

Foto: Lapresse

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