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Ciclismo

Giro d’Italia 2021, Elia Viviani non sfrutta un super Consonni. La vittoria di peso continua a latitare

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L’Elia Viviani che stiamo ammirando in questi primi giorni di Giro d’Italia 2021 è sicuramente un corridore diverso rispetto a quello visto alla Corsa Rosa dell’anno scorso. Nell’edizione del grande giro nostrano che si è svolta a ottobre, infatti, il veronese aveva ottenuto, come miglior risultato, un quinto posto a Villafranca Tirrena. Solo un’altra volta, peraltro, Elia era riuscito ad arrivare nei 10 nel 2020, vale a dire nella frazione con arrivo a Brindisi.

Nelle cinque tappe di Giro 2021 che si sono già svolte, invece, il veronese ha colto due terzi posti, a Novara e a Cattolica, e un quarto a Canale. Viviani, dunque, ha ritrovato una certa continuità di rendimento e ha sicuramente un feeling con il suo treno superiore a quello che aveva nel 2020. Tuttavia, Elia non è ancora lo sprinter devastante ammirato in maglia Deceunick-Quick Step e rispetto agli altri velocisti di riferimento del Giro, vale a dire Caleb Ewan, Tim Merlier e Giacomo Nizzolo, sembra mancargli qualcosa.

L’olimpionico è da sempre un velocista che il meglio di sé lo dà se lanciato in prossimità del traguardo. Non ha la volata lunga di un Tim Merlier o, per tornare al recente passato, di un Marcel Kittel, ma sa essere devastante negli ultimi cinquanta metri. In Deceuninck-Quick Step era riuscito a esplodere poiché poteva contare su Michael Morkov, il miglior apripista il mondo, il quale sapeva guidarlo alla perfezione nei finali e lanciarlo al momento giusto. Non è un caso che, nel 2018, con Morkov al suo fianco, abbia vinto la bellezza di quattro tappe al Giro d’Italia.

Nell’odierna volata di Cattolica, Simone Consonni è stato bravissimo a muoversi nel caos dello sprint e a portare Viviani davanti. Tuttavia, le dinamiche della volata non si sono rivelate favorevoli al veronese. Viviani si è ritrovato a dover partire troppo presto e a una velocità probabilmente non troppo elevata. Nizzolo si è prodotto in uno scatto più veemente e, poi, si è portato a ridosso delle transenne, finendo per chiudere il pertugio da cui Viviani poteva passare e costringendo questi, dunque, ad accontentarsi del terzo posto.

Foto: Lapresse

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