Ciclismo
Giro d’Italia 2021, Filippo Ganna: “Dispiaciuto per Cavagna, la rosa di Bernal è una vittoria di squadra. Obiettivo Olimpiadi”
Fenomenale Filippo Ganna. Nonostante una foratura negli ultimi due chilometri, il campione del mondo a cronometro si conferma il più forte della specialità e vince la cronometro conclusiva del Giro d’Italia a Milano con il tempo di 33’48’’, davanti a Remi Cavagna (Deceuninck-Quick Step) di 12” e ad Edoardo Affini (Jumbo-Visma) di 13”.
Durante l’attesa verso la fine della prova, Ganna ha rivelato ai microfoni della Rai che cosa è successo: “Erano un paio di chilometri che la bicicletta non andava come doveva, avevo preso un tombino nella ricognizione, non avevo chiuso la curva così tanto e non avevo avvertito al momento. Quando ho forato il meccanico è stato bravo a cambiare la bicicletta. Appena sono salito non riuscivo ad agganciare il pedalino, era al contrario e ho perso qualcosina, guardando Affini magari una quindicina di secondi”.
Un evento che ha messo in discussione la sua leadership, ma anche il suo avversario più accreditato, Remi Cavagna, è finito contro le transenne nell’ultima curva, vedendo sfumare la probabile vittoria: “Ho temuto che Cavagna potesse passarmi, era andato forte. Ma poi ha sbagliato una curva che magari ha dimenticato per la foga, mi spiace perché non abbiamo giocato entrambi ad armi pari, non sappiamo il tempo reale di entrambi nella gara di oggi”. I problemi sono arrivati anche per Matteo Sobrero, rimasto intruppato nel traffico delle ammiraglie: “So che ha avuto degli inconvenienti, non ho visto. Ogni tanto ci sono troppe auto e moto in mezzo al percorso. So che succede per la nostra sicurezza, ma negli ultimi chilometri sarebbe meglio evitarlo”.
Immancabile il discorso sull’incommensurabile lavoro di Ganna e dei suoi compagni per Egan Bernal: “Abbiamo preso la maglia dalla prima settimana quest’anno, rispetto allo scorso anno. Egan mi ha ringraziato quando ho tirato anche in maglia rosa, per lui non era una cosa scontata. Come ho detto ad Alpe di Mera, ero disposto a sacrificare la mia crono per la sua vittoria finale. A lui ho detto di divertirsi e godersi il momento”. Poi un accenno sul futuro: “Dave Brailsford mi ha detto, non so se seriamente o scherzando: “Ma il Tour non ti piace?” (ride, ndr). Ma quest’anno c’è Tokyo e il Mondiale. Il mio obiettivo? I Giochi Olimpici, ma pensiamo step by step. Ora recupero, farò un po’ di altura, dobbiamo ancora programmare bene l’ultima settimana”.
Subito dopo la fine della tappa, Ganna è stato riascoltato nell’intervista di rito per il vincitore: “Due vittorie su due a crono, ma soprattutto due Giri vinti su due. C’è anche Gianni Moscon che ha fatto lo stesso, siamo i due amuleti del team. Sono riuscito a vincere sulla sfortuna, che oggi si è messa di messo. Bernal ha concluso oggi qualcosa di stupendo, creato in tre settimane. Lo scorso anno arrivai a Milano nemmeno stanco, quest’anno non posso dire lo stesso perché abbiamo lavorato tanto per tenerlo coperto e fuori dai pericoli. È stata una vittoria di squadra, una vittoria del gruppo, devo dire grazie a lui che ha finalizzato al meglio. Ora riposo, altura e cominceremo con la pista, speriamo di vederci a Tokyo con le stesse gambe di oggi“.
Foto: LaPresse