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Giro d’Italia 2021, Giulio Ciccone: “Gambe non brillanti, una brutta giornata. La condizione c’è, sono motivato”

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Giulio Ciccone ha pagato dazio nell’undicesima tappa del Giro d’Italia 2021. Dopo aver emozionato nella prima parte della Corsa Rosa, chiudendo la prima settimana al quarto posto in classifica generale, il ciclista abruzzese non è riuscito a tenere il passo di Egan Bernal, Aleksandr Vlasov, Simon Yates e Hugh Carthy. L’alfiere della Trek-Segafredo si era ben distinto sui quattro tratti in sterrato (più di 35 km sulle strade bianche), poi le energie sono mancate nel tratto più duro dell’ascesa di Lume Spento. Il 26enne ha tagliato il traguardo di Montalcino a 1’47” da Bernal e ora accusa un ritardo di 2’24” dalla maglia rosa in classifica generale, dove occupa l’ottavo posto.

Giulio Ciccone mastica amaro ed è decisamente triste per come si è evoluta questa frazione: “È stata una brutta giornata che purtroppo può capitare in un Grande Giro, soprattutto quando si riparte dopo il giorno di riposo con una tappa così impegnativa. Purtroppo le sensazioni di oggi sono state opposte a quelle che avevo provato finora. Mi sono difeso bene fino agli ultimi 5 chilometri, grazie anche al prezioso lavoro dei miei compagni di squadra che mi hanno sempre tenuto davanti, ma le gambe non erano brillanti come nei giorni passati“.

Il Giro d’Italia non è ancora finito, l’abruzzese resta in corsa per un buon piazzamento nella graduatoria finale e potrebbe anche tentare qualche attacco, già a partire dalle tappe di montagna che riempiranno l’ormai imminente weekend. Il ragazzo della Trek Segafredo cerca di guardare al futuro e non si abbatte totalmente: “Oggi ho pagato, ma so che la condizione c’è, è questo mi dà motivazione. Voltiamo pagina e, con la stessa calma con cui ho corso finora, resto fiducioso per le prossime tappe“.

Foto: Lapresse

Dichiarazioni da Tuttobiciweb

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