Ciclismo
Giro d’Italia 2021: il percorso e le 21 tappe ai raggi X. 3479,9 chilometri di emozioni da Torino a Milano
L’attesa è ormai finita. Finalmente ci siamo. Sabato 8 maggio, in quel di Torino, si accenderanno i riflettori sulla 104ma edizione del Giro d’Italia. Dopo 3479,9 chilometri, tre settimane, ventuno tappe, di cui due cronometro e otto arrivi in salita, con il Pordoi come Cima Coppi 2021, per 47.000 metri di dislivello totale, la Corsa Rosa 2021 terminerà domenica 30 maggio laddove è nata, a Milano.
Il Giro partirà con una cronometro nel cuore di Torino, per celebrare i 160 anni dall’Unità d’Italia, e seguiranno altre due frazioni in Piemonte. Si passerà dunque in Emilia-Romagna per il primo arrivo in salita a Sestola in occasione della quarta tappa. Appennini nuovamente protagonisti sino all’arrivo in cima a Campo Felice per la nona frazione. La Wine Stage di questa edizione sarà invece la Perugia-Montalcino (Brunello), con molti tratti di strade bianche nel finale. La Siena-Bagno di Romagna vivrà nel ricordo dell’indimenticato Alfredo Martini, nei 100 anni dalla sua nascita. La corsa toccherà sia Sesto Fiorentino che Ponte a Ema, città natale di Gino Bartali.
Nel settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri, Ravenna, dove il Sommo Poeta è sepolto, e Verona, città in cui ha vissuto anni diversi anni di esilio, ospiteranno partenza e arrivo della tredicesima tappa. Il tutto senza dimenticare Foligno dove fu stampata, nel 1472, la prima Divina Commedia. Ritorna l’arrivo sul Monte Zoncolan dal versante di Sutrio, che segnerà una mezza sentenza per la conquista di questo Giro. Il primo sconfinamento invece, avverrà con la Grado-Gorizia, dove la corsa passerà per la Slovenia.
Il giorno dopo arriverà la battaglia lungo la Cima Coppi di questo Giro che sarà il Pordoi (2.239 metri s.l.m.) inserito nel tappone dolomitico che prevede anche il Passo Fedaia (Montagna Pantani di questo Giro), il Passo Giau e l’arrivo a Cortina d’Ampezzo, sede delle Olimpiadi Invernali del 2026. Attenzione poi all’inedito arrivo in quota all’Alpe Mera, previsto per la diciannovesima tappa, a cui farà seguito la Verbania-Valle Spluga/Alpe Motta, che sconfinerà in territorio svizzero. Gran finale a Milano domenica 30 maggio, con una cronometro di 29,4 km che partirà da Senago.
GIRO D’ITALIA 2021: IL PERCORSO AI RAGGI X
PRIMA TAPPA Sabato 8 maggio: Torino-Torino (9 km) – cronometro individuale
Tappa interamente cittadina. Si parte da Piazza Castello per portarsi lungo il Po e attraversare il Parco del Valentino. Superato il Po la corsa si immette in corso Casale dove resta perfettamente rettilinea fino all’arrivo accanto alla Gran Madre, sotto la collina di Superga.
SECONDA TAPPA Domenica 9 maggio: Stupinigi (Nichelino)-Novara (173 km)
Tappa prevalentemente pianeggiante. Partenza dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi per poi toccare, dopo pochi chilometri, un altro castello Sabaudo a Racconigi. Si transiterà poi da Santena, città dove riposa Camillo Benso Conte di Cavour, a 160 anni dalla sua scomparsa. Si affronteranno facili ondulazioni attraverso il Monferrato, fino ad entrare nella pianura Padana per raggiungere il traguardo di Novara.
TERZA TAPPA Lunedì 10 maggio: Biella-Canale (187 km)
Tappa mossa adatta ai finisseur. La prima parte è pianeggiante, e porterà dalla città di Biella fino alle pendici dell’Appennino. Superata Asti inizieranno le asperità con un susseguirsi di salite di cui alcune classificate come GPM. Dopo la città di Alba, e prima dell’arrivo, resteranno da affrontare ancora alcuni denti, ripidi ma brevi, che costituiranno la rampa ideale per chi vorrà sorprendere il gruppo.
QUARTA TAPPA Martedì 11 maggio: Piacenza-Sestola (186 km)
Tappa mossa appenninica, nonché primo arrivo in quota. Dopo una prima parte pianeggiante, si affronteranno gli strappi dei Castelli Matildici per poi raggiungere Sestola dove la breve, ma intensa salita di Colle Passerino, con le sue pendenze in doppia cifra, determinerà una primissima sentenza.
QUINTA TAPPA Mercoledì 12 maggio: Modena-Cattolica (171 km)
Tappa completamente pianeggiante che attraverserà la pianura emiliano-romagnola e condurrà, con ogni probabilità, alla volata del gruppo compatto nella città balneare.
SESTA TAPPA Giovedì 13 maggio: Grotte di Frasassi-Ascoli Piceno (Colle San Giacomo) (150 km)
Tappa di montagna che attraversa prima i monti Sibillini e le zone colpite dal recente terremoto, per poi giungere al suo clou con la scalata inedita da questo versante con una lunga salita fino a San Giacomo. Sarà una frazione molto insidiosa con 3.400 metri di dislivello, due GPM nel mezzo e l’arrivo posto quota 1090 m.
SETTIMA TAPPA Venerdì 14 maggio: Notaresco-Termoli (178 km)
Tappa per velocisti, con qualche puntata nell’entroterra dove si affronteranno alcune salitelle che non potranno comunque influenzare la conclusione. Da segnalare che l’ultimo chilometro presenta alcuni strappi e pendenze che potrebbero sfilacciare il gruppo lanciato verso la volata.
OTTAVA TAPPA Sabato 15 maggio: Foggia-Guardia Sanframondi (173 km)
Tappa di media montagna ma con ben 3.400m di dislivello, che affronta continui saliscendi dalla partenza fino a Campobasso. Si scaleranno i monti del Matese superando il lungo GPM di Bocca della Selva posto a 53 km dal traguardo. Una lunga discesa sulla piana Telesina condurrà il gruppo agli ultimi chilometri, con le loro pendenze piuttosto intense, nervose, che regaleranno spettacolo.
NONA TAPPA Domenica 16 maggio: Castel di Sangro-Campo Felice (160 km)
Tappa breve, ma molto intensa, interamente dentro l’appennino abruzzese. Un’altra frazione 3.400 m di dislivello che prevede tre GPM prima dell’erta finale. Si scaleranno in sequenza quattro salite di media pendenza, per poi involarsi verso la salita conclusiva, che negli ultimi 1800 m presenta un tratto sterrato lungo le piste della località sciistica di Campo Felice.
DECIMA TAPPA Lunedì 17 maggio: L’Aquila-Foligno (140 km)
Tappa breve e destinata alla volata di gruppo dopo le fatiche dei giorni precedenti e prima del giorno di riposo. Nessuna difficoltà particolare da segnalare per giungere ad un arrivo da volata già collaudato sia al Giro che alla Tirreno-Adriatico.
RIPOSO Martedì 18 maggio
UNDICESIMA TAPPA Mercoledì 19 maggio: Perugia-Montalcino (163 km)
Brunello di Montalcino Wine Stage. Tappa breve ma molto intensa. La prima parte è ondulata, mentre gli ultimi 70 km presentano 35 km di Strade Bianche divisi in 4 settori. Il primo è una vera salita impegnativa (Castiglione del Bosco), gli altri sono in leggera salita, ma la loro configurazione e il fondo stradale renderanno la tappa di Montalcino degna di un tappone alpino come difficoltà. L’ultimo arrivo a Montalcino, nel 2010, vide Cadel Evans aggiudicarsi la tappa in Maglia Iridata in una giornata contraddistinta dalla pioggia e dal fango.
DODICESIMA TAPPA Giovedì 20 maggio: Siena-Bagno di Romagna (209 km)
Tappone appenninico che omaggia Alfredo Martini passando dalla sua Sesto Fiorentino, e Gino Bartali, a cui verrà intitolata la frazione che, tra l’altro, passerà dalla sua Ponte a Ema. Si scalerà il durissimo Monte Morello e poi le lunghe salite della Consuma e della Calla prima di terminare con, probabilmente, un gruppetto ristretto a Bagno di Romagna. Il tutto dopo aver affrontato 4 GPM e 3.700m di dislivello.
TREDICESIMA TAPPA Venerdì 21 maggio: Ravenna-Verona (197 km)
Tappa di pianura dedicata a Dante Alighieri nel settecentesimo anniversario dalla morte. Si parte da Ravenna, dove riposa in Sommo Poeta, per percorrere tutta la pianura fino a Verona, dove visse in esilio, e dove avverrà un più che probabile sprint di gruppo. Si transita anche da Bagnolo Po, terra di Learco Guerra che 90 anni fa indossò la prima Maglia Rosa della storia.
QUATTORDICESIMA TAPPA Sabato 22 maggio: Cittadella-Monte Zoncolan (205 km)
Prima delle tappe di alta montagna del secondo fine settimana. Presenta solo la salita di Monte Rest lungo il percorso, ma il finale è durissimo. Si scala lo Zoncolan dal versante di Sutrio. L’unica volta in cui venne affrontato da quel versante risale al 2003 con la vittoria di Gilberto Simoni. Questa ascesa presenta negli ultimi 2 km pendenze che toccano il 25-27% nel drittone finale appena prima del traguardo. La classifica generale subirà certamente una scossa.
QUINDICESIMA TAPPA Domenica 23 maggio: Grado-Gorizia (145 km)
Tappa che percorre le colline del Collio Friulano, Goriziano e Sloveno. Un circuito ripetuto due volte costellato di brevi, ma duri strappi, porterà al finale con un ultimo sconfinamento in Slovenia a Nova Gorica prima di rientrare in Italia con un breve strappo a 3 km dall’arrivo. Sarà una frazione adatta ai finisseur.
SEDICESIMA TAPPA Lunedì 24 maggio: Sacile-Cortina d’Ampezzo (212 km)
Il tappone dolomitico per eccellenza. Con 212 km e 5700 m di dislivello sarà la tappa più impegnativa dell’intero Giro. Poco dopo la partenza si salirà al Cansiglio attraverso il passo della Crosetta da Vittorio Veneto, per scendere su Belluno. Dopo Agordo si affronteranno in sequenza il Passo Fedaia, la Marmolada, che consegnò a Pantani la Maglia Rosa del 1998, e che sarà proprio intitolata al Pirata, il Pordoi, Cima Coppi di questa edizione con i suoi 2.239 metri s.l.m., ed il Giau, con la lunga ed impegnativa discesa fino a Cortina d’Ampezzo, la città che ospiterà nel 2026 le Olimpiadi Invernali.
RIPOSO Martedì 25 maggio
DICIASSETTESIMA TAPPA Mercoledì 26 maggio: Canazei-Sega di Ala (193 km)
Ultima tappa di montagna del Nord-Est dopo il secondo ed ultimo giorno di riposo. La tappa è estremamente impegnativa nel finale. Infatti, negli ultimi 50 km, si scaleranno le due lunghe e molto dure salite di Passo San Valentino e Sega di Ala. Finale molto duro che si presta agli attacchi dalla media distanza per chi volesse recuperare in classifica dopo il tappone di Cortina d’Ampezzo.
DICIOTTESIMA TAPPA Giovedì 27 maggio: Rovereto-Stradella (228 km)
Ultima volata di gruppo. Ma attenzione, perché le squadre dovranno lavorare molto durante l’attraversamento di tutta la Pianura Padana per portare i capitani all’ultimo chilometro. Nel finale si affrontano alcuni brevi strappi che potrebbero scremare un po’ il gruppo prima dello sprint.
DICIANNOVESIMA TAPPA Venerdì 28 maggio: Abbiategrasso-Alpe di Mera (178 km)
Tappa di montagna con spazi di recupero tra le salite. Dopo un avvicinamento molto classico lungo la pianura piemontese, si scalerà dopo molti anni di assenza il Mottarone, per costeggiare il Lago Maggiore, e dopo Omegna scalare il Passo della Colma che porta a Varallo. Ci sarà dunque una lunga ascesa in falsopiano fino alla salita secca finale di lunghezza media, ma con pendenze molto elevate, specialmente nel finale.
VENTESIMA TAPPA Sabato 29 maggio: Verbania-Valle Spluga (Alpe Motta) (164 km)
Ultimo tappone alpino. Da Verbania partirà una tappa contrassegnata da 5 stellette di difficoltà e 4.800 m di dislivello che terminerà sull’Alpe di Motta nella Valle Spluga in Valtellina. Si sconfinerà in Svizzera per scalare l’interminabile Passo di San Bernardino e rientrare in Italia attraverso la salita breve e dura del Passo dello Spluga, due salite che porteranno il gruppo oltre i duemila metri. L’ascesa finale percorre la “vecchia strada” di Madesimo con pendenze molto impegnative, per poi arrivare qualche chilometro oltre gli arrivi classici, con un ulteriore incrudimento del finale di tappa.
VENTUNESIMA TAPPA Domenica 30 maggio: Senago-Milano – cronometro individuale (29,4 km)
Crono divisibile in due parti. La prima un po’ articolata con tratti rettilinei, ma anche curve e rotatorie sino a Sesto San Giovanni prima e Milano poi, dove il percorso diventerà praticamente sempre rettilineo fino al classico finale accanto al Duomo.
Foto: Lapresse