Ciclismo

Giro d’Italia 2021: la grande occasione di George Bennett da capitano della Jumbo-Visma

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Per George Bennett il Giro d’Italia 2021 sarà un’ultima spiaggia. Il corridore neozelandese, il quale ha compiuto trentuno anni lo scorso 7 di aprile, sarà il capitano della Jumbo-Visma sulle strade del grande giro nostrano e avrà l’occasione per dimostrare di poter essere un uomo da top-5 in una corsa a tappe di tre settimane. Bennett, in passato, è giunto decimo alla Vuelta 2016 e ottavo al Giro 2018, ma nell’ultimo biennio si è visto costretto a lavorare per Kruijswijk e per Roglic nei Grand Tours.

Non poteva essere altrimenti, del resto. Bennett, infatti, quando ha fatto il capitano nei grandi giri ha palesato delle lacune importanti per quanto concerne il recupero. Il corridore neozelandese, se è in giornata, è capace di sfornare grandi prestazioni in salita, ma il suo rendimento tende a calare col passare dei giorni. L’ottavo posto al Giro 2018 di certo non è un brutto risultato, ma il fatto che George abbia chiuso quell’edizione della Corsa Rosa a 13’17” dal vincitore Froome, rende bene l’idea dei suoi limiti.

In questo Giro d’Italia Bennett, dunque, dovrà assolutamente dimostrare di essere cresciuto e di aver limato i suoi difetti. Se dovesse ripetere prestazioni simili a quelle sfornate tre anni fa, la Jumbo-Visma difficilmente gli darà altre occasioni in futuro data la grande concorrenza interna che vi è nel reparto uomini da corse a tappe dello squadrone neerlandese. Concludere ai margini della top-10, per lui, significherebbe rischiare di subire il sorpasso da parte di Vingegaard e Kuss nelle gerarchie.

Bennett, peraltro, si presenterà al via del Giro d’Italia con una condizione che è un punto interrogativo. Il campione nazionale di Nuova Zelanda, infatti, non corre dal 24 di marzo, quando si ritirò dalla Vuelta a Catalunya a causa di un problema respiratorio. Ad ogni modo, l’alfiere della Jumbo-Visma si è allenato in modo mirato per la Corsa Rosa e potrebbe anche trovare un buono stato di forma sin dalle prime battute.

Foto: Lapresse

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