Ciclismo
Giro d’Italia 2021, perché Simon Yates può credere di ribaltare la classifica. Bernal e l’ansia mal di schiena
Una giornata di pace apparente, questa con l’arrivo in quel di Stradella, dove si è imposto alla grande Alberto Bettiol. La quiete prima della tempesta: da domani, fino a domenica con la cronometro finale in quel di Milano, al Giro d’Italia 2021 si farà sul serio. Tre tappe molto insidiose, ricche di rischi per Egan Bernal, che fino ad ora ha dominato la Corsa Rosa.
Ieri, in vetta a Sega di Ala, ha dimostrato infatti Simon Yates di credere ancora al sogno Trofeo Senza Fine, obiettivo prefisso prima della partenza di Torino, dove il britannico partiva con i favori del pronostico almeno alla pari del colombiano. Prime due settimane, anche a causa del maltempo, da dimenticare per il capitano della Bike-Exchange che in ogni caso non si è arreso, non è crollato ed è rimasto in corsa.
Il folletto di Bury può ancora ribaltare la classifica. Fino a ieri Bernal era apparso perfetto, inattaccabile, ma ha dimostrato sicuramente segni di cedimento importante, se pur nascosti al meglio, anche grazie all’apporto perfetto della squadra Ineos Grenadiers e di Daniel Martinez in particolare. I problemi alla schiena, almeno stando alle dichiarazioni e alle sensazioni, sembrano essere risolti, ma l’incubo, soprattutto nel momento decisivo, inizia a tornare.
Tra domani, sull’Alpe di Mera, e dopodomani, nell’ultimo tappone di montagna con l’arrivo a Valle Spluga-Alpe Motta, scioglieremo tutti i nostri dubbi, vedremo se Bernal riuscirà a resistere al meglio agli attacchi, che sicuramente ci saranno, di Yates. E occhio al terzo incomodo, tra i due litiganti di solito il terzo gode: Damiano Caruso resta a guardare, con soprattutto qualità migliori a cronometro, quindi con grandi ambizioni.
Foto: Lapresse