Ciclismo
Giro d’Italia 2021, pessimi segnali per Simon Yates. Perde 11 secondi sul suo terreno preferito
Era l’uomo più atteso del giorno, ma alla fine è mancato all’appello. Quella odierna non è stata la giornata ottimale per Simon Yates, che non è riuscito nell’intento di dimostrare ai propri avversari di esser tornato al Giro d’Italia 2021 con la chiarissima intenzione di portarsi a casa quella Maglia Rosa che brama da così tanto tempo; soprattutto da quell’edizione del 2018 passata per tredici giorni da leader con ben tre tappe mese in scacco, e quel traguardo di Bardonecchia che ha funestato la sua corsa. Per non parlare della positività al Covid-19 che lo ha messo fuori gioco lo scorso anno.
Quest’oggi sul Colle Passerino, GPM decisivo in vista del traguardo di Sestola, è stato tra i big che ha più pagato le difficoltà di questa tremenda ascesa dove, in realtà, tutti lo attendevano davanti, con qualche attacco dei suoi, con la condizione che lo ha accompagnato sino a pochi giorni fa al Tour of the Alps da lui dominato.
18° posto di tappa a 1’48” dal vincitore Joe Dombrowski ma soprattutto già 25″ di ritardo ad esempio da Aleksandr Vlasov, 19″ da Remco Evenepoel, 10″ da Egan Bernal. Pochi sì, ma che si sarebbe potuto risparmiare su un terreno che sembrava praticamente perfetto per il capitano del Team BikeExchange.
Di certo non è affondato, 11″ di margine dagli altri big, basandoci sulle tre settimane, sono sicuramente recuperabili e Simon ha davanti a sé tanto altro terreno per potersi rifare. Ma quest’oggi il britannico ha bruciato un’occasione d’oro per dare qualche segnale agli avversari. Ciò che preoccupa è proprio la sua reazione nei confronti di questi ultimi, il fatto di seguire le accelerazioni altrui nei momenti cruciali della corsa. Avrà trovato di fronte a sé la tipica giornata storta o c’è molto altro dietro a questa sua défaillance?
Foto: Lapresse