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Giro d’Italia 2021, Simon Yates non è quello del Tour of The Alps. L’inglese continua a pagare dazio

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Il Giro d’Italia 2021 ha già offerto tanti spunti di riflessione in questi primi nove giorni di corsa. Egan Bernal non sta soffrendo dei problemi alla schiena che minacciavano la sua competitività e oggi si è meritatamente preso la maglia rosa; Giulio Ciccone è pronto per fare classifica in questa edizione della corsa rosa, così come Remco Evenepoel arrivato in buone condizioni nel Bel Paese. Di contro, chi sta un po’ deludendo le aspettative è Simon Yates.

Il leader del Team BikeExchange, che aveva ben figurato nella cronometro di Torino, non ha brillato nemmeno oggi a Rocca di Cambio. Negli ultimi chilometri non ha retto il passo di Bernal, poi vincitore della tappa, e ha chiuso al quattordicesimo posto, ultimo del gruppetto Caruso, perdendo dodici secondi dal colombiano. Una copia carbone di queste prime tappe di montagna di questo Giro: a Sestola, nella quarta tappa, ha incassato undici secondi di ritardo, mentre ad Ascoli Piceno sono cresciuti a diciassette. Quaranta secondi in nove giorni, che con i bonus dei piazzamenti spiegano i cinquantacinque secondi dalla maglia rosa.

Non è lo Yates che avevamo apprezzato al Tour of the Alps, vinto semplicemente da padrone. Durante la corsa trentina l’uomo della BikeExchange si è dimostrato il più forte di tutti, con Pello Bilbao e Aleksandr Vlasov che non hanno avuto in modo di mettere in discussione la sua leadership. Dalla fine dell’ex Giro del Trentino sono passate tre settimane; possibile dunque che Yates non abbia ben calcolato i tempi, ritrovandosi adesso in un periodo di forma leggermente in calo rispetto a metà aprile.

Sia ben chiaro, il Giro di Yates non è finito, anzi. I cinquantacinque secondi di distacco da Bernal non sono irrecuperabili, in vista delle tante salite che caratterizzeranno le prossime due settimane. E il britannico magari sta preservando le forze in vista di tappe più dure, memore della crisi al Giro 2018 che gli tolse un successo che pareva certo dopo due settimane e mezzo di livello assoluto. Non per niente, la vittoria di un grande giro passa anche dagli errori fatti in passato e dalla capacità di imparare da essi. Ciò non toglie che Yates ha necessario bisogno di un cambio di passo nelle prossime frazioni, per rilanciarsi come il rivale più accreditato per Egan Bernal nella corsa rosa. 

Foto: LaPresse

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