Ciclismo

Giro d’Italia 2021: tappa a Dombrowski, maglia rosa a De Marchi! Bene Bernal e Ciccone, Nibali perde 33″

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Arriva il grande spettacolo al Giro d’Italia 2021. Una quarta tappa con un percorso bellissimo, resa ancor più dura dal maltempo e dai corridori che non si sono gestiti, andando all’attacco sin dalla prima settimana. Ad imporsi sull’arrivo di Sestola è ancora una volta un fuggitivo: l’americano della UAE Emirates Joe Dombrowski, al primo successo in carriera in un Grande Giro. L’Italia può esultare però con Alessandro De Marchi che agguanta la Maglia Rosa. 

Prima fase di gara completamente pianeggiante nella quale i corridori si sono dati battaglia ad altissime velocità. Dopo circa 50 chilometri si è formata la fuga di giornata, con oltre venti atleti al comando: Rein Taaramäe, Quinten Hermans (Intermarché-Wanty-Gobert), Filippo Zana, Filippo Fiorelli e Samuele Zoccarato (Bardiani-CSF-Faizanè), Victor Campenaerts (Qhubeka Assos), Marton Dina e Francesco Gavazzi (EOLO-Kometa), Nicolas Edet (Cofidis), Alessandro De Marchi (Israel Start-Up Nation) Amanuel Ghebreigzabhier, Koen De Kort e Jacopo Mosca (Trek-Segafredo), Joe Dombrowski, Valerio Conti (UAE Team Emirates), Andrea Vendrame, Nico Denz (AG2R Citroën), Nicola Venchiarutti, Filippo Tagliani (Androni-Sidermec), Jan Tratnik (Bahrain-Victorious), Pieter Serry (Deceuninck-QuickStep), Nelson Oliveira (Movistar), Attila Valter (Groupama-FDJ), Christopher Juul-Jensen (Team BikeExchange), Louis Vervaeke (Alpecin-Fenix).

Il plotone ha provato a gestire la situazione, con soprattutto la INEOS Grenadiers in testa a tirare. Per la squadra britannica è stato costretto in prima persona a dettare il ritmo la Maglia Rosa Filippo Ganna, che in un secondo momento ha dovuto ovviamente arrendersi, lasciando il simbolo del primato.

I fuggitivi hanno guadagnato diversi minuti sul plotone ed in un secondo momento si sono dati battaglia. In un tratto in discesa sono riusciti a contrattaccare in tre: Quinten Hermans (Intermarché-Wanty-Gobert), Rein Taaramäe (Intermarché-Wanty-Gobert) e Christopher Juul-Jensen (Team BikeExchange). Il belga ha dato tutto per il compagno di squadra, lasciando la coppia a gestire circa 1′ di margine sugli altri rivali.

Si è infiammata a circa 20 chilometri dall’arrivo la corsa anche in gruppo, con la Bahrain-Victorious che ha preso decisamente in mano la situazione, riducendo a pochissime unità il plotone dei migliori. Il tutto comunque si è andato a decidere sull’ultima durissima ascesa di giornata, il Colle Passerino.

Devastante l’azione di Alessandro De Marchi: il Rosso di Buja in rimonta è andato a riprendere la coppia all’attacco assieme a Joe Dombrowski. L’americano è riuscito a beffare, con un rapporto più agile, l’azzurro della Israel Start-Up Nation che si è potuto consolare con la Maglia Rosa. Terza piazza per un eccellente Filippo Fiorelli.

Scontro diretto tra i big in chiave classifica generale: il primo a scattare in gruppo è stato Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), raggiunto da Mikel Landa (Bahrain-Victorious). In un secondo momento si sono riportati su di loro anche Hugh Carthy (EF Nippo), Egan Bernal (Ineos Grenadiers) e Aleksandr Vlasov (Astana Premier Tech). Per questo quintetto una decina di secondi di margine sui rivali . Da sottolineare la crisi di Joao Almeida che saluta già le possibilità di giocarsi il podio.

Foto: Lapresse

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