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Giro d’Italia, Vincenzo Nibali: “Ho patito il freddo, poteva finire peggio. Devo tenere duro”

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Vincenzo Nibali ha sofferto lungo il tratto conclusivo del Colle Passerino, l’ascesa che ha caratterizzato la quarta tappa del Giro d’Italia 2021. Lo Squalo ha pagato dazio lungo i 4,2 km al 9,9% di pendenza media (con punte al 16%), la cui cima era posta a un paio di chilometri dal traguardo di Sestola. Il siciliano ha chiuso in 27ma posizione a 2’11” dal vincitore Joe Dombrowski, concludendo insieme a Domenico Pozzovivo, Jai Hindley, Pavel Sivakov. Il 36enne ha accusato 24” da Egan Bernal, Giulio Ciccone, Aleksandr Vlasov, Mikel Landa, Hugh Carthy.

L’alfiere della Trek-Segafredo occupa il 25mo posto in classifica generale a 2’15” da Alessandro De Marchi, a 51” dal migliore dei big (il russo Aleksandr Vlasov). La giornata sotto la pioggia non è stata delle migliori per il due volte vincitore del Giro d’Italia, il quale è al rientro dopo la frattura al radio del polso destro rimediata appena un mese fa in allenamento.

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Lo Squalo ha raccontato la sua giornata ai microfoni di Tuttobiciweb: “È stata una giornata dura per me, non nascondo che ho patito. C’era da difendersi e, per come andata, sono discretamente soddisfatto. Penso infatti che oggi potesse finire anche peggio per me. È stata la prima tappa dura del Giro, il mio distacco è stato comunque contenuto. Teniamo duro e guardiamo avanti“. Vincenzo Nibali è ottimista nonostante i secondi lasciati per strada e guarda con fiducia all’imminente futuro, nella seconda parte della settimana sarà chiamato a un nuovo esame.

Foto: Lapresse

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