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Internazionali d’Italia, Jannik Sinner trova Rafael Nadal al 2° turno! I precedenti

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Con una settimana di ritardo, sarà Jannik Sinner contro Rafa Nadal. La partita tra il talento di Sesto Pusteria ed il re della terra doveva esserci già nel Masters1000 di Madrid, ma un’inattesa sconfitta dell’azzurro contro l’australiano Alexei Popyrin ha fatto slittare uno scontro fra i due assai atteso; nonostante i quindici anni di differenza, i due hanno avuto modo di conoscersi molto bene nel corso degli ultimi mesi.

Se dobbiamo analizzare l’ambito competitivo, i due hanno scritto soltanto una pagina assieme nella loro carriera. Bisogna spingersi fino allo scorso settembre, data dell’ultimo Roland Garros: Jannik si spinse fino ai quarti di finale eliminando due giocatori di rango come David Goffin e Alexander Zverev, ma nulla poté contro il mancino di Manacor, nonostante riuscì a farlo sudare per almeno due set.

L’azzurro non parve infatti per nulla felice della sua performance, dispiacendosi delle occasioni non sfruttate. Bastò per lasciare un segno nel campionissimo spagnolo, che si sarebbe avviato a vincere per la tredicesima volta in Francia pochi giorni dopo. Nadal infatti utilizzò parole al miele nei confronti di Sinner: “È un talento molto, molto giovane con ottimi colpi. Per due set è stata molto dura affrontarlo. Alla fine del primo set sono stato molto fortunato, è stato molto difficile per me attirarlo fuori posizione. Nel terzo set sono migliorato“.

Un attestato di stima che non è poi passato inosservato, culminato nelle due settimane in cui i due si sono allenati in Australia in preparazione al primo Slam 2021. Giorni in cui i due si sono affrontati spesso, con lo stesso Nadal che può aver regalato qualche consiglio al giovane Jannik, che in un’intervista successiva ha definito quei giorni come “la cosa migliore che potesse capitarmi a 19 anni“.

E, a guardare i risultati, queste sessioni di allenamento intensivo possono essere davvero serviti, con il successo nel torneo di preparazione di Melbourne e la prima finale Masters1000 della carriera a Miami contro Hubert Hurkacz. Risultati che possono suonare come un piccolo campanello d’allarme per Rafa, che sta vivendo la sua stagione su terra tra alti e bassi.

Le due sconfitte con Andrey Rublev a Montecarlo e Alexander Zverev a Madrid, entrambe nei quarti di finale, rappresentano uno dei peggiori risultati di Nadal nei 1000 sul rosso; per fare un raffronto, se escludiamo il 2020 in cui si è giocato soltanto a Roma, l’ultima volta in cui non ha disputato una finale in un Master su terra in un anno solare risale al 2004, quando aveva soltanto 18 anni e dovette saltare i mesi primaverili a causa di una frattura da stress al piede.

Nel mezzo, la vittoria brillante contro Stefanos Tsitsipas a Barcellona, dimostrando di essere per l’ennesima volta un campione che non molla davvero mai. C’è curiosità di sapere dunque quale Rafa si presenterà avanti a Jannik Sinner, con l’azzurro che si presenterà alla sfida da sfavorito, con la voglia di imparare qualcosa ancora una volta e di sfruttare le opportunità che gli verranno offerte per uscire dal campo, vincente o perdente, senza il rammarico provato al Roland Garros.

Foto: LaPresse

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