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Internazionali d’Italia: l’ottava volta tra Nadal e Djokovic. La finale più scontata e attesa
Al terzo tentativo arriva la finale che tutti si aspettavano dall’inizio della stagione sulla terra rossa. Rafael Nadal contro Novak Djokovic atto cinquantasette: non è un’esagerazione, ma il dato esatto del numero di partite da loro disputate, per la ventinovesima volta i due si affrontano in una finale con il serbo in vantaggio per 16-12, la quattordicesima in un Masters1000 (7-6 in favore di Novak). Un po’ di numeri che fanno capire la portata epica dello scontro, che possiamo con certezza definire uno dei duelli che verranno ricordati negli anni a venire, e che mostrano un sostanziale equilibrio. Che ovviamente, sulla terra, non c’è: lì il maiorchino stravince con 18 vittorie in 25 partite.
Un dato che inevitabilmente porta l’ago della bilancia dalla parte del re della terra, ma stiamo parlando di due tennisti che stanno caratterizzando il torneo del Foro Italico da 17 anni, diventando ormai di casa: l’ultima finale che non ha visto uno tra Nadal o Djokovic in finale risale infatti al 2004, in cui furono David Nalbandian e Carlos Moya, poi vincitore, a portarsi a casa il trofeo.
Per entrambi la settimana è stata proficua dopo qualche alto e basso. Dopo il torneo di Madrid in cui è stato sconfitto da Alexander Zverev, Nadal ha vissuto una settimana italiana molto proficua; l’approccio subito intenso con Jannik Sinner e Denis Shapovalov gli ha permesso di arrivare con i giri del motore più alti alla rivincita con il tedesco, letteralmente spazzato via. In semifinale è stato invece l’unico a disinnescare il servizio bomba di Reilly Opelka, sorpresa del torneo.
Il numero 1 al mondo ha centellinato i suoi impegni dopo l’Australian Open, con Roma che rappresenta il suo terzo torneo. E il primo a cui arriva fino in fondo: se con Taylor Fritz e Alejandro Davidovich Fokina ha avuto vita facile, Novak ha dovuto fare sul serio prima con Stefanos Tsitsipas e poi con Lorenzo Sonego, che ieri sera ci ha messo il cuore per replicare il risultato di Vienna ed evitare l’ennesimo capitolo della sfida fra i due grandi del tennis mondiale.
Che ci hanno regalato tantissime partite di livello nel corso della loro storia. Magari non l’ultima, la finale dell’ultimo Roland Garros, che si sbilanciò completamente a favore dell’iberico con soli 7 giochi lasciati al numero 1 al mondo. Ma quest’oggi il pubblico di Roma spera di godersi un bello spettacolo, per l’ottavo capitolo della loro storia, settimo in finale, nella Città Eterna. Per la finale che, in fondo, tutti volevano vedere.
Foto: LaPresse