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Internazionali d’Italia, Jannik Sinner fa tremare Rafael Nadal ed esce con qualche rimpianto
Jannik Sinner non riesce a scalare la montagna Rafa Nadal, ma deve cedere le armi soltanto dopo una partita di gran livello. Il mancino di Manacor si impone per 7-6 6-4 in due ore e dieci di battaglia nel secondo turno degli Internazionali d’Italia, dove il numero 18 del mondo conferma ancora una volta di essere un giocatore a cui non manca molto per poter essere una minaccia costante per ogni avversario. Nei momenti decisivi però si è sentita la caratura del grande campione, che ha fatto la differenza quando contava, mentre il ragazzo di Sesto Pusteria ha pagato al contempo un po’ di inesperienza, che si forma soltanto giocando partite del genere con questi avversari.
L’inizio è tutto di marca altoatesina, nel bene e nel male. Jannik spinge molto con il rovescio bimane togliendo tempo all’avversario e conquista il break in apertura. La sua voglia di strappare il punto si ripercuote sul game successivo, con due errori che danno il lasciapassare a Rafa per colmare immediatamente il gap grazie alla sua proverbiale aggressività. Sinner però non si fa intimidire e continua con il suo piano di accelerare di rovescio appena ha l’occasione, accettando la diagonale di rovescio. La sua costanza viene premiata con un ulteriore break nel quinto gioco, ma si ripete la scena di inizio set, con Nadal che inizia a scombinare i piani con tante variazioni di gioco per il tre pari. Il maiorchino prende terreno passo dopo passo e inizia ad imporsi nella partita; l’azzurro salva sei set point fra decimo e dodicesimo gioco, ma al settimo deve capitolare dopo settanta minuti.
Il numero 18 al mondo non ha timore reverenziale del suo avversario, nemmeno dopo aver perso il primo combattutissimo set. Il piano rimane sempre il solito: tentare di comandare lo scambio appena possibile con il rovescio. E ci riesce nel terzo gioco, procurandosi il terzo break della sua partita e riuscendo per la prima volta a confermarlo al servizio. Dopo una prima ora sfavillante, il livello si abbassa leggermente, con i due che compiono qualche errorino in più. Per Jannik pare un rischio calcolato, e fino al sesto gioco sembra avere il controllo della partita. Ma poi, sopra 30-0, una palla corta di Nadal, due errori e uno scambio condotto magistralmente dal maiorchino capovolgono l’inerzia. Sinner si ritrova a dover servire per rimanere in partita, ma Rafa gioca un game pressoché perfetto e si porta a casa la partita al quarto match point.
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In una partita da 139 scambi, di cui 75 vinti da Nadal, l’altoatesino ha un saldo leggermente negativo fra vincenti ed errori, 22 a 26, rispetto al 25-21 dello spagnolo. In un match dove entrambi non hanno servito al meglio, 55% dell’azzurro contro il 49% avversario, Rafa è bravissimo ad ottenere il massimo in risposta, ottenendo il 40% contro la prima avversaria ed il 51% sulla seconda.
Foto: LaPresse