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Internazionali d’Italia, un grande Matteo Berrettini per un set, poi cede il passo a Stefanos Tsitsipas

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Non basta un ottimo primo set per avere ragione di Stefanos Tsitsipas. Matteo Berrettini chiude agli ottavi di finale la sua avventura negli Internazionali d’Italia arrendendosi al campione di Montecarlo col punteggio di 7-6 6-2; il tie-break della prima frazione è il punto di svolta della partita, che diventa un virus che si instilla nel cervello del romano senza più riuscire a toglierselo da dentro, condizionando la seconda frazione. Ora sfida fra il numero 1 della race e tra quello della classifica ATP, Novak Djokovic.

L’inizio segna una predominanza al servizio, soprattutto da parte di Matteo. Nei primi tre giochi non perde un punto al servizio, mentre il suo avversario ha qualche difficoltà in più sulle risposte dell’azzurro. Nonostante i suoi turni di battuta siano leggermente più sofferti, Tsitsipas riesce a gestire la potenza del numero 9 al mondo. Berrettini non cala di un millimetro in battuta e il tie-break è inevitabile: l’azzurro si conquista due mini-break, ma il greco alza il livello delle sue risposte insistendo sul rovescio avversario e capovolgendo l’inerzia. Cinque punti consecutivi per Stefanos, tra cui uno su una volée del romano che sembrava aver rimbalzato due volte per tutti, ma non per il giudice di sedia, ed il set è suo in cinquanta minuti.

Aver perso così la prima frazione, perdendo cinque punti su sei totali al servizio nel solo tie-break, è una mazzata per il morale di Berrettini, che rischia di ripercuotersi immediatamente sul match. Già in apertura di seconda frazione deve fronteggiare tre palle break, ottimamente annullate, ma nel terzo gioco deve arrendersi e lasciar passare il greco. Il romano ha subito l’opportunità per riportarsi in linea di galleggiamento, ma Tsitsipas è bravo a rimanere concentrato e a non perdere la calma. La differenza è tutta qui: pochi errori da entrambe le parti, ma il numero 5 al mondo è più freddo nel rimediare ai suoi passaggi a vuoto. Matteo purtroppo si abbatte definitivamente nel settimo gioco, con degli errori in serie che lo buttano giù, nella qualità di gioco, nel servizio e nel punteggio: il numero 1 della race non fa prigionieri e chiude il match alla prima occasione.

In una partita da cento minuti scarsi, Tsitsipas gioca in maniera regolarissima, sbagliando praticamente nulla: sedici vincenti, ma ad impressionare sono i soli sette errori non forzati nel corso dei ventuno giochi. 23-20 invece il saldo di Berrettini (ben 15 errori di dritto), che nella seconda frazione viene penalizzato dalla brutta resa con la seconda di servizio, con cui ottiene soli nove punti su 23 scambi. 

Foto: LaPresse

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