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Ciclismo

‘La Fagianata’ di Riccardo Magrini: “Sull’Alpe di Mera Yates può guadagnare ancora su Bernal. E Caruso…”

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Riccardo Magrini

IL NUMERO DI ALBERTO BETTIOL

Bettiol era quello che aveva la gamba migliore. Sull’ultima salita ha stroncato tutti, ha lasciato sul posto Roche e Cavagna. Ha tirato fuori quello che aveva fatto vedere al Fiandre. E’ un campione, ha avuto problemi, ma a questo Giro è andato forte, sta facendo un grande lavoro per Carthy. Ci voleva per lui questa vittoria, è stata entusiasmante. Lui mi esalta.

QUALI CORSE POTRA’ VINCERE BETTIOL IN FUTURO?

Lui quando ha la gamba così può vincere qualsiasi tipo di corsa, ha delle qualità. Vincere in volata per lui è difficile, magari in un gruppettino potrebbe giocarsela. Oggi la tappa era ideale per lui che è un corridore di fondo, altrimenti non vinci un Fiandre.
Quando sta così, può vincere qualsiasi corsa. Ha qualità anche nelle corse abbastanza dure, le salite e le pendenze non lo spaventano. Anche un Mondiale potrebbe vincere. Ha vinto poco finora, ma può ambire a traguardi prestigiosi, ce l’ha nel DNA, si presta a quelle corse lì.

L’ITALIA STA QUINDI RIVEDENDO LA LUCE PER LE CORSE DI UN GIORNO?

Stiamo rivedendo la luce con Moscon, Bettiol e Bagioli che verrà fuori di sicuro. I corridori li abbiamo, in questo Giro siamo stati protagonisti. L’anno scorso si vinsero 6 tappe, ma di queste 4 furono di Ganna. Ora siamo a 5, ma tutte con corridori differenti.

OGGI EGAN BERNAL ERA UN PO’ PALLIDO IN VOLTO ALL’ARRIVO?

Neanche a me sembra che Bernal stia benissimo. Credo che stia accusando la fatica e il peso della maglia rosa, non è facile gestirla ed essere sempre lì. Alla lunga ti pesa. Domani il primo caldo farà dei brutti scherzi. L’Alpe di Mera sarà una delle tappe decisive, per me verrà fuori un po’ di pandemonio. A stare sempre davanti in quarta o quinta posizione, come fa Bernal, un po’ di aria la becchi anche stando a ruota, mentre Yates è sempre sull’albero a guardare, bello lì tranquillo nelle ultime posizioni.

DOMANI SIMON YATES PROVERA’ A RIBALTARE IL GIRO

Per me Yates può guadagnare ancora domani su Bernal, mentre Caruso potrebbe anche provare ad approfittarne se vedrà il colombiano in difficoltà.

PERCHE’ QUELLA DI DOMANI E’ LA TAPPA DECISIVA DEL GIRO

Caruso può perdere un minuto da Yates, ma magari può guadagnare su Bernal. Domani è fondamentale, perché si capisce se Bernal aveva avuto una giornata storta ieri o se invece c’era qualcosa di più. Per me non c’entra la schiena, ma è proprio una questione di energie. Caruso sta bene, lui è sempre costante, al Tour l’ha dimostrato. Lui va bene con la pioggia e il caldo. Ha proprio valori d’altri tempi, è intelligente e in gruppo è ben voluto. Ormai il podio è questo, non si scappa. Questi corridori si giocano il Giro, vediamo quali saranno le posizioni finali. Ma se Bernal passasse indenne la giornata di domani, allora sarebbe fatta. Sabato non lo staccherebbero più. Significherebbe che quella di ieri era stata semplicemente una giornata storta. Ma per me invece domani qualcosa succede.

JOAO ALMEIDA ALL’ASSALTO DELLA TOP5

Almeida è molto in quota, potrebbe anche vincere la tappa per come ha pedalato a Sega di Ala. Lì è andato fortissimo. Martinez va ancora più forte, ma deve stare lì con Bernal.

L’ITALIA HA PERSO GIULIO CICCONE, MA HA TROVATO UN CORRIDORE DA CORSE A TAPPE

Dispiace per Ciccone, ha vanificato tutto quello che aveva costruito per una caduta banale. Ora deve puntare al podio alla Vuelta. Questo Giro gli è servito per prendere consapevolezza nei propri mezzi.

LO SCENARIO TATTICO DELL’ALPE DI MERA

Yates non credo che farà andare via la fuga, alla sua squadra manca la vittoria. Quindi l’inglese proverà sia a vincere la tappa sia a fare il salto in classifica. Sta bene, l’ha dimostrato. Se vince Yates si riapre davvero tutto e per me vincerà, è un arrivo adatto a lui.

POSSIBILI ALLEANZE IN CORSA?

Una volta c’erano le alleanze, adesso non più. Anzi puoi trovare dei corridori che, invece di aiutarti, il Giro te lo fanno perdere. Il vero problema di Bernal è anche quello. La Ineos è un po’ invidiata da tutti.

LE PUNTATE PRECEDENTI

Prologo: la presentazione del Giro d’Italia
Prima tappa: Ganna supersonico, Moscon non teme Van der Poel o Van Aert
Seconda tappa: perché Filippo Ganna ha fatto lo sprint al traguardo volante
Terza tappa: prime risposte a Sestola
Quarta tappa: non mi piace come la Ineos tratta Ganna
Quinta tappa: “De Marchi può tenere la maglia fino a Campo Felice”

Sesta tappa: “Ciccone mi ha stupito, Bernal padrone. Nibali arriva nella terza settimana”
Settima tappa: “Gianni Moscon è sprecato alla Ineos”
Ottava tappa: “Nibali ha un po’ di sfiga addosso. Bernal non l’ho visto bene”
Nona tappa: “Bernal non ha paura di Pogacar. Yates si sta nascondendo”
Decima tappa: “Vincenzo Nibali avrà energie per la terza settimana”
Undicesima tappa: “Ci sono rimasto male per Nibali e Ciccone”
Dodicesima tappa: “Simon Yates si sta nascondendo”
Tredicesima tappa: “Bernal vince sullo Zoncolan”
Quattordicesima tappa: “Bernal può avere la giornata storta. Nibali ha l’allergia”
Quindicesima tappa: “Vincenzo Nibali mi sembra rassegnato”

Sedicesima tappa: “Egan Bernal come Marco Pantani”
Diciassettesima tappa: “Giulio Ciccone può vincere un grande giro”

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