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Moto3, Pedro Acosta completa il tris, vince anche il GP di Spagna e scappa in classifica, 2° Fenati, 4°Migno

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Signore e signori, alziamoci in piedi e applaudiamo questo astro nascente del Motomondiale. Il suo nome è Pedro Acosta, è solamente classe 2004, ma è già giunto, con pieno merito, al terzo successo consecutivo nel suo primo anno da rookie nella classe più leggera. Lo spagnolo, infatti, ha vinto di forza anche il Gran Premio di Spagna, quarto appuntamento del Mondiale di Moto3 2021, dopo aver già messo le mani sulle tappe di Losail 2 e Portimao. Ennesima dimostrazione che stiamo ammirando un diamante ancora grezzo, forse, ma che nei prossimi anni andrà a scrivere pagine importanti del Motomondiale. Sul podio assieme a lui il nostro Romano Fenati e Jeremy Alcoba, grazie ad un finale rocambolesco.

Sul tracciato di Jerez de la Frontera, dominato dal sole e con temperature di 18° per quanto riguarda l’atmosfera, e 30° sull’asfalto, la gara si è sviluppata come da tradizione per la Moto3, ovvero con tante emozioni, ma con la situazione che è andata a decidersi solamente in extremis. Grazie ad un soprasso straordinario, anzi doppio sorpasso, nel corso dell’ultimo giro, Pedro Acosta (Red Bull KTM Ajo) è profeta in patria e centra il terzo successo consecutivo. Alle sue spalle un solido Romano Fenati (Husqvarna Max Racing) a 417 millesimi e lo spagnolo Jeremy Alcoba (Honda Gresini) che, per una volta, si tiene lontano dai guai e chiude a 527 millesimi.

Quarta posizione per Andrea Migno (Honda Snipers). Il romagnolo può mangiarsi le mani, dato che partiva con i favori del pronostico, ma un errore a pochi giri dalla fine l’ha costretto a risalire posizioni proprio nel momento clou, accontentandosi del quarto posto a 548 millesimi da Acosta. Quinta piazza per il nipponico Ayumu Sasaki (Red Bull KTM Tech3) a 971, sesta per lo spagnolo Carlos Tatay (KTM Avintia Esponsorama) a 997, mentre è settimo lo svizzero Jason Dupasquier (KTM Pruestel) a 1.043. Ottava posizione per il nostro Niccolò Antonelli (KTM Avintia Esponsorama) a 1.144, ma mai veramente della partita nella giornata odierna, quindi nono lo spagnolo Xavier Artigas (Honda Leopard) a 1.383. Completa la top ten il giapponese Ryusei Yamanaka (KTM Pruestel) a 1.596.

Si ferma in quindicesima posizione Stefano Nepa (KTM BOE) a 8.194, quindi diciassettesimo il suo compagno di team Riccardo Rossi a 12.869, mentre chiudono oltre la ventesima posizione il turco Deniz Oncu (Red Bull KTM Tech3), lo spagnolo Jaume Masià (Red Bull KTM Ajo) e il sudafricano Darryn Binder (Honda Petronas) dopo essere caduti all’ultima curva mentre lottavano per il podio. Non concludono la loro prova Dennis Foggia (Honda Leopard), il giapponese Tatsuki Suzuki (Honda SIC 58), il britannico John McPhee (Honda Petronas) e Gabriel Rodrigo (Honda Gresini).

A questo punto in classifica generale è fuga di Pedro Acosta che tocca quota 95 punti, contro i 44 di Niccolò Antonelli (già a -51, per cui due gare di differenza) ed i 42 di Andrea Migno. Quarta posizione per Romano Fenati a 40.

LA GARA

Allo spegnimento dei semafori lo scatto migliore è quello di Suzuki che imbocca curva 1 davanti a Migno, Rodrigo, Alcoba, Binder, Fenati, McPhee e Antonelli. Il giapponese si mette subito davanti a spingere, provando a scremare il gruppo. Si arriva in curva 7 e McPhee finisce subito nella ghiaia, concludendo il quarto “zero” di questo suo avvio di campionato da incubo.

Nel corso del terzo giro è Rodrigo a prendere il comando delle operazioni, inseguito da Suzuki, Binder, Migno e Fenati, mentre gli inseguitori iniziano a faticare a tenere questo ritmo. L’argentino forza al massimo e ne paga le conseguenze, cadendo in curva 7 e lasciando la vetta Migno e Oncu. Nel frattempo Acosta risale posizione su posizione e si porta in scia dei primi.

La gara, a questo punto, si tranquillizza, il gruppo si allunga ai primi 14 classificati e sorpassi e contro-sorpassi diventano i protagonisti della pista di Jerez. Si arriva a 10 tornate dalla conclusione con il trio Oncu, Acosta e Masià che si mette a forzare il ritmo e ne fa le spese Suzuki che cade in curva 2 e getta alla ortiche una grossa chance dopo la pole position di ieri. Il forcing sortisce l’effetto sperato, dato che rimangono in sette a condurre, con i nostri Fenati e Migno.

Gli ultimi giri sono vissuti, come sempre, all’arma bianca. Oncu e Acosta provano a gestire il ritmo, ma Masià e Fenati sono in scia. Il giro conclusivo si apre con il turco e Masià che scappano in coppia, quindi Acosta, Fenati e Migno che cercano il ricongiungimento.

Il leader della classifica generale attacca alla Dry Sac e supera i primi due della classe con un attacco clamoroso. L’ultima curva vede Acosta passare indenne l’attacco dei rivali che si eliminano a vicenda. Secondo Romano Fenati e terzo Jeremy Alcoba.

Credit: MotoGP.com Press

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