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MotoGP, 4 GP prima della sosta estiva. Quali piste sono favorevoli alla Ducati e quali alla Yamaha

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La cancellazione del Gran Premio di Finlandia, inizialmente previsto per l’11 luglio, ha generato un cambiamento di connotati nel calendario del Mondiale di MotoGP. La pausa estiva arriverà con due settimane d’anticipo rispetto a quanto previsto e sarà più lunga di un weekend. Infatti, dopo il Gran Premio d’Olanda del 27 giugno, si tornerà in pista solo a inizio agosto per il GP di Stiria, creato appositamente per sostituire l’appuntamento finlandese. Dunque, in vista del giro di boa di una stagione in cui la lotta per il titolo riguarda Yamaha e Ducati, andiamo ad analizzare i contesti dove si gareggerà da qui a fine giugno per capire chi sarà favorito a seconda delle caratteristiche dei circuiti.

MUGELLO – Tracciato composto da saliscendi e rettilinei, con tante curve veloci e diverse violente frenate. Senza dubbio una pista favorevole alla Ducati. Al riguardo l’albo d’oro recente parla chiarissimo. Non solo la Casa di Borgo Panigale ha vinto le ultime tre edizioni, peraltro con tre piloti diversi (Andrea Dovizioso, Jorge Lorenzo e Danilo Petrucci), ma dal 2017 al 2019 ha sempre piazzato due moto sul podio. Insomma, nel GP d’Italia le Desmosedici troveranno terreno fertile per marcare punti pesanti, mentre le M1 dovranno badare a limitare i danni.

MONTMELO’ – L’impianto di Barcellona per certi versi assomiglia al Mugello. L’autodromo catalano è tecnico, ma è caratterizzato da un lungo rettilineo e non mancano le brusche frenate, come per esempio quella nella staccata della prima curva, dove si passa da 340 km/h a 120 km/h. Cionondimeno, ci sono anche alcune differenze rispetto al tracciato toscano, in quanto abbiamo meno curve veloci e più pieghe lente. L’asfalto, inoltre, è totalmente diverso e questo può incidere sul rendimento degli pneumatici. Nel recente passato Ducati si è tolta grandi soddisfazioni, vincendo nel 2017 e nel 2018, però nel 2020 Yamaha è stata dominante. Sulla carta si parte da una situazione di parità e la differenza potrebbe essere dettata sia dal set-up delle moto che dalla risposta data dalle gomme.

SACHSENRING – Non è una pista amata dalla maggioranza dei centauri, perché considerata un kartodromo. È la più corta del Mondiale, ricca di cambi di pendenza e molto tortuosa. Le curve sono strette, molto lente e quasi tutte verso sinistra. Inoltre il rettilineo più lungo è di circa 700 metri. Tutte caratteristiche nemiche della Ducati, che qui ha quasi sempre sofferto. Nell’economia della lotta per il Mondiale 2021 si tratta di un tracciato indubbiamente favorevole alla Yamaha. Tuttavia questo è storicamente un feudo della Honda, imbattuta addirittura dal 2010.

ASSEN – Il tratto distintivo dell’“Università della Moto” è rappresentato da tante curve veloci, ma soprattutto dai continui cambi di direzione, che rendono determinante la ciclistica e l’agilità della moto. Questo connotato ha sovente penalizzato Ducati, che in linea teorica qui dovrà difendersi da Yamaha. Attenzione al meteo, però, perché spesso e volentieri la pioggia arriva a sparigliare i valori in campo.

Ricapitolando, delle quattro gare antecedenti alla pausa estiva, una si annuncia favorevole alla Ducati, due amiche della Yamaha e una incerta. La pratica sarà aderente alla teoria? Inoltre, qualche altra moto potrebbe provare a portare via punti pesanti all’una o all’altra Casa? Lo scopriremo nelle prossime settimane.

Foto: MotoGPpress.com

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