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MotoGP, GP Italia 2021: il Mugello è già un crocevia per il Mondiale. Ducati cerca il proprio leader
Domenica 30 maggio il Mugello sarà teatro del Gran Premio d’Italia, sesto round del Motomondiale 2021. La gara potrebbe essere un autentico crocevia per il titolo, soprattutto in chiave Ducati, perché il tracciato toscano dice indubbiamente bene alla Casa di Borgo Panigale. Considerate le caratteristiche dell’autodromo e la competitività mostrata sinora dalle Rosse a due ruote, sarebbe di capitale importanza sfruttare la tappa amica, in maniera tale da marcare quanti più punti possibile. Al tempo stesso, la pista di Scarperia e San Piero potrebbe aiutare a definire le gerarchie interne al team di matrice italiana.
Dopo le prime cinque gare l’impressione è che la lotta per il Mondiale riguardi, per l’appunto, Ducati e Fabio Quartararo. Chiaramente quello appena esposto è un concetto anomalo, perché oppone un marchio a un pilota, ma tale è il responso partorito dalla fase iniziale della stagione 2021. Il francese della Yamaha è probabilmente il centauro dal potenziale complessivamente più alto, ma si trova inseguito da una muta di alfieri della Casa di Borgo Panigale, in quanto ha un vantaggio di 1 punto su Francesco Bagnaia, di 12 lunghezze su Johann Zarco e di 16 punti su Jack Miller.
Ducati sta, quindi, ancora cercando un uomo su cui puntare con decisione. Il ventiquattrenne piemontese è senza dubbio il più costante, ma al tempo stesso è anche il meno esperto e, di tanto in tanto, commette ancora errori strategici dettati proprio dalla necessità di apprendere le dinamiche della MotoGP di altissimo livello. Il ventiseienne australiano era partito molto male, al punto tale da essere messo in discussione da alcuni addetti ai lavori, i quali avevano avanzato dubbi sulla sua reale consistenza. Jackass ha risposto vincendo sia a Jerez de la Frontera che a Le Mans, facendo nascere la speranza che possa aver raggiunto la tanto agognata maturità agonistica. Infine il trentenne transalpino si trova di fronte all’occasione della vita, perché mai ha avuto per le mani un mezzo così competitivo nella top class. In passato si è solo affacciato nell’anticamera del club dei big, ma il 2021 potrebbe rappresentare l’opportunità di entrarvi a pieno diritto. D’altronde certi treni potrebbero non ripassare mai più.
Dunque in seno alla Ducati la situazione è fluida e il tridente attuale ha messo assieme la bellezza di 8 podi in 5 gare (le punte avrebbero potuto anche essere quattro senza l’infortunio patito da Jorge Martin a Portimao). Ormai è evidente come Quartararo sia il pilota da battere e l’unica alternativa possa provenire dalla galassia di Borgo Panigale. Ci sarà però qualcuno in grado di ergersi al di sopra dei compagni di marca per diventare lo sfidante ufficiale di El Diablo, oppure i ducatisti proseguiranno il loro inseguimento in gruppo?
Il Mugello potrebbe rivelarsi cruciale proprio in tal senso. In primis per gli inseguitori del francese sarebbe bene guadagnare terreno, soprattutto perché sulla carta il GP d’Italia è l’ultimo su una pista davvero favorevole alla GP21. In secondo luogo sarà interessante capire le dinamiche legate a ognuna delle tre punte Ducati. Bagnaia troverà la prima vittoria? Miller e Zarco riusciranno a restare ulteriormente in quota, in maniera tale da rinforzare la propria candidatura al titolo? Domenica pomeriggio, nell’arco di tre quarti d’ora, avremo le risposte a queste domande.
Foto: MotoGPpress.com