MotoGP
MotoGP, Roberto Rolfo: “Valentino Rossi è legato ad automatismi del passato e fa fatica, Bagnaia può vincere il Mondiale”
Quattro le gare andate in scena in MotoGP ed è tempo di un mini-bilancio su quanto è accaduto nella classe regina. A Jerez de la Frontera (Spagna), a sorpresa, la Ducati ha fatto la parte del leone: la doppietta Jack Miller-Francesco “Pecco” Bagnaia non era prevista, al pari del problema fisico al braccio del francese della Yamaha Fabio Quartararo.
Alla fine della fiera, la Rossa si ritrova in vetta al campionato con “Pecco”, al termine di un weekend in cui avrebbe dovuto giocare in difesa, tenendo conto dello storico poco lusinghiero. Se si riavvolge il nastro, infatti, l’ultima vittoria della moto di Borgo Panigale risaliva al 2006 con Loris Capirossi.
La gara in Andalusia, pertanto, ha offerto diversi spunti e su questo e altro ha dato le proprie chiavi di lettura Roberto Rolfo, pilota che si è cimentato nel Circus delle due ruote (oltre alle esperienze in Superbike e in Supersport) e ora è commentatore tecnico di DAZN, nell’intervista concessa a OA Sport (in collaborazione con Sport2U), nel corso dell’ultima puntata di Motors2U.
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“Mi fa piacere che Jack Miller si sia sbloccato, ne aveva bisogno: è un pilota veloce, a cui però è mancata costanza. Credo che il successo in Spagna possa dargli la fiducia necessaria. Pensando al Mondiale, devo dire che Bagnaia ha corso in maniera molto intelligente perché ha portato a casa tanti punti su una pista dove la Rossa tradizionalmente ha fatto fatica. Probabilmente Miller gli è superiore in termini di velocità pura, ma lui ha qualcosa di più come rendimento in una stagione. “Pecco” può lottare per il titolo“, l’analisi di Rolfo che ha aggiunto: “Nel prossimo weekend in Francia (14-16 maggio ndr.) la Ducati andrà forte, essendo un tracciato dalle caratteristiche affini alla moto di Borgo Panigale“.
Volgendo lo sguardo alla Yamaha, si parte da un Quartararo in difficoltà con il braccio e un Maverick Vinales che ha deluso ancora una volta: “Ammetto che al termine dei test avevo dato favorito Fabio (Quartararo ndr.) per il titolo perché credo abbia appreso molto dall’esperienza dell’anno passato, quando dopo un brillante inizio andò in crisi motivazionale. La velocità messa in mostra a Losail, Portimao e a Jerez rafforza questa mia convinzione. Il punto di domanda però è sulle sue condizioni fisiche e vedremo come saprà recuperare dal suo infortunio. Per quanto riguarda Vinales, penso che sia un pilota molto veloce, ma che va in confusione troppo facilmente quando le cose non sono al 100%. La differenza con Quartararo, quindi, è sensibile“, il parere del commentatore di DAZN.
Parlando di Franco Morbidelli, l’idea di Rolfo è molto chiara: “A Jerez il podio è frutto della grande abilità del pilota che conosce molto bene il circuito, associata a una M1 che va sempre forte in Andalusia. Tuttavia, avere una moto vecchia di due anni è uno svantaggio troppo importante per via di un differenza dal punto di vista dell’elettronica e di altri particolari davvero troppo grande. Mi spiace che a Franco la Yamaha abbia riservato un trattamento del genere, visti anche i risultati del 2020“.
A chiosa, i capitoli “Marc Marquez-Valentino Rossi”. Relativamente al ritorno del campione nativo di Cervera, l’ex centauro del Motomondiale si è focalizzato sulle problematiche fisiche: “Non credo che lui emotivamente abbia sofferto il ritorno sulla pista dove l’anno passato si era fatto male. Le sue sofferenze sono state soprattutto nel periodo in cui non poteva correre, rendendosi conto della difficoltà della situazione. A Portimao mi ha sorpreso favorevolmente e lo stesso l’ha fatto in Spagna. Ora come ora paga un deficit fisico, parlando di dinamicità sulla moto. Mi sembra ancora un po’ legato, ma sono certo che tornerà ai suoi livelli e servirà più tempo del previsto“.
E sul “Dottore”: “Non è assolutamente facile riuscire ad adattarsi ai cambiamenti che una categoria come la MotoGP ti propone. Per quanto mi riguarda, Valentino Rossi fatica perché i suoi riferimenti sono legati a sensazioni del passato. Riuscire a trovare nuove risposte, modificando il proprio stile di guida, è difficile per lui. Sono convinto, infatti, che ormai l’esperienza sia più un limite che un vantaggio proprio per l’evoluzione della classe regina“.
VIDEO INTERVISTA A ROBERTO ROLFO
Foto: LaPresse